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Attività aggiuntive “Nuovo Gulliver News” – ACCOGLIENZA
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                                Figura n. 5




                                       La storia del pirata Barbanera

        Tra la fine del 1600 e il 1700 esistevano i corsari, marinai autorizzati dai

        loro governi ad attaccare e saccheggiare le navi di un Paese nemico. Ai

        primi del 1700 la “guerra di corsa”, cioè la pirateria autorizzata, era ad-

        dirittura incentivata. Quando però i governi decisero di non autorizzare

        più i corsari, questi divennero pirati. Tra loro vi era Edward Teach, me-
        glio noto come Barbanera, che divenne uno dei protagonisti della pira-

        teria dei Caraibi.

        Barbanera nacque probabilmente intorno al 1680, ma non è chiaro se in

        Inghilterra o in Giamaica. Nel 1716 lui e i suoi compagni pirati assalta-

        rono con successo diverse navi, ma verso la fine del 1717 il suo coman-

        dante fu esonerato perché rifiutava di attaccare i vascelli battenti ban-

        diera inglese. Barbanera prese il suo posto e continuò le attività, senza
        farsi scrupolo della provenienza delle sue vittime. Il 28 novembre 1717

        s’impossessò di un vascello prezioso, la nave francese La Concorde, che

        trasportava schiavi dall’Africa. Parte di loro fu arruolata e la nave fu bat-

        tezzata con il nome Queen Anne’s Revenge (La vendetta della regina

        Anna): fu dotata di circa quaranta cannoni e di un equipaggio di trecento

        uomini. A bordo della Revenge, Barbanera assaltò numerose navi, depre-

        dandone il carico, e in alcuni casi costrinse marinai e capitani a unirsi

        alla sua ciurma, il che gli consentì di ampliare la sua flotta.

        Barbanera costruì il suo personaggio allo scopo di incutere timore ai ne-
        mici e spingerli ad arrendersi senza combattere. Si racconta, ad esempio,

        che portasse una barba nera talmente lunga da poterla arrotolare dietro

        le orecchie, che prima degli assalti mettesse sotto il cappello dei pezzi

        di miccia, in maniera tale che il suo viso fosse avvolto da una nuvola di

        fumo, e persino che bevesse rum mischiato a polvere da sparo. Anche la

        sua bandiera è leggendaria: secondo la tradizione raffigurava uno sche-

        letro e un cuore sanguinante.




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