Page 34 - Nuovo Gulliver News Dicembre 2021 - Rivista Classe 4 - Storia
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Attività aggiuntive “Nuovo Gulliver News” – DICEMBRE 2021
4 STORIA
ª
Figura n. 5
Il Kyphi non è prodotto dalla terra, tantomeno è ricavato dal succo di
una pianta. I sacerdoti egizi lo bruciano per onorare alcuni dèi attraverso
il fumo profumato disperso. Lo preparano nei laboratori all’interno dei
templi usando resina di terebinto, mirra, vino, miele, calamo aromatico,
cannella, giunco odoroso, zafferano, bdellio, semi di aspalato, spighe di
nardo, cassia pura di buona qualità, cipero puro; una quantità analoga
di bacche resinose e grani di ginepro. Mettono in un mortaio e pestano
bdellio, vino, mirra e miele fino a quando quest’ultimo non perde la sua
compattezza liquefacendosi. Poi aggiungono ancora del miele e i restanti
ingredienti dopo averli pestati a parte. Il procedimento dura mesi. Quindi
i sacerdoti ricavano delle pastiglie di forma tondeggiante che bruciano in
offerta agli dèi.
(rid. e ad. da Galeno, Degli antidoti)
Il Kyphi non è prodotto dalla terra, tantomeno è ricavato dal succo di
una pianta. I sacerdoti egizi lo bruciano per onorare alcuni dèi attraverso
il fumo profumato disperso. Lo preparano nei laboratori all’interno dei
templi usando resina di terebinto, mirra, vino, miele, calamo aromatico,
cannella, giunco odoroso, zafferano, bdellio, semi di aspalato, spighe di
nardo, cassia pura di buona qualità, cipero puro; una quantità analoga
di bacche resinose e grani di ginepro. Mettono in un mortaio e pestano
bdellio, vino, mirra e miele fino a quando quest’ultimo non perde la sua
compattezza liquefacendosi. Poi aggiungono ancora del miele e i restanti
ingredienti dopo averli pestati a parte. Il procedimento dura mesi. Quindi
i sacerdoti ricavano delle pastiglie di forma tondeggiante che bruciano in
offerta agli dèi.
(rid. e ad. da Galeno, Degli antidoti)
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