Page 2 - Cartastorie - Kedi, cangatto confuso - demo
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tolando
pegnata
Com’era
abbaiando.
nell’erba
successo il
e aveva una gran fame.
gattino
sua famiglia nemmeno l’ombra.
Kedi
non
con i suoi fratelli, Popoki
se lo
a cercarti per mari e monti, briccone
e poi prese a leccarlo: anche mamma gatta lo leccava.
spiegava
e Paka, quando
proprio.
quattro possono mangiare anche cinque” pensava mamma cagna.
KEDI, CANGATTO CONFUSO (Mauri G. - Illustrazioni di Ambrosini I.) © Edizioni Didattiche Gulliver S.r.l. (2022)
KEDI, CANGATTO CONFUSO (Mauri G. - Illustrazioni di Ambrosini I.) © Edizioni Didattiche Gulliver S.r.l. (2022)
KEDI, CANGATTO CONFUSO (Mauri G. - Illustrazioni di Ambrosini I.) © Edizioni Didattiche
KEDI, CANGATTO CONFUSO (Mauri G. - Illustrazioni di Ambrosini I.) © Edizioni Didattiche Gulliver S.r.l. (2022)
nile dove c’era mamma gatta sembrava scomparso. Kedi si era perso!
D’improvviso il prato si animò, l’erba prese a muoversi, strani odori riempi-
«Intanto che mangi cerco la tua mamma, micetto. Sarà sicuramente im-
Kedi con i denti, dolcemente, senza fargli male, e lo portò nella cuccia vi-
perché era una mamma: aveva quattro cuccioli, per essere precisi, e i cuc-
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Stava ro-
mezzo a un mare di erba. La fattoria dove viveva non si vedeva più, il fie
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grosso cane con il naso bagnato lo stava annusando. Kedi non aveva mai
rono l’aria e diversi rumori ruppero il silenzio… In men che non si dica un
così non ebbe paura e nemmeno rimase sorpreso quando il cane abbaiò
visto un cane e non sapeva che tra cani e gatti non scorre buon sangue,
cino al cancello della fattoria, insieme ai suoi cuccioli. “Dove mangiano in
sapeva tutto dell’inimicizia tra cani e gatti e non le importava. Innanzitutto
non faceva differenza: avevano bisogno di cure, attenzioni e tanto affetto.
«Avrai fame, micetto» gli disse usando il linguaggio dei cani. E così prese
che non sei altro!» disse
cioli per lei erano tutti uguali; di gatto, di cane o di qualsiasi altra specie,
Quel cane, che era un bellissimo meticcio femmina, al contrario di Kedi,
giocherellona aveva preso a svolazzare intorno al suo naso e i
Se fosse stato un pochino più grande avrebbe miagolato, ma era piccolo
piccolo e non aveva ancora imparato a farlo. Era spaventato, era stanco
Il gattino aveva guardato a sinistra e a destra, davanti e dietro, ma della
una farfalla
rincorrerla, cercare di catturarla con una zampata, si era ritrovato
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giro.
????????
Kedi abbaiava
gattino come voi».
dolo «il cangatto confuso».
Kedi dal suo nascondiglio
Sì, un gattino davvero coraggioso.
contento e provando
certi che sarebbero stati tutti divorati.
Povero Kedi, tutti lo prendevano in giro!
gatto… Kedi usava il linguaggio dei cani.
aveva visto tutto:
trionfo urlando: «Sei un eroe, sei il nostro eroe!».
a miagolare
Kedi la guardò negli occhi e disse con orgoglio: «Bau!».
FACCIAMO LA PACE? (Mauri G.) © Edizioni Didattiche Gulliver S.r.l. (2017)
KEDI, CANGATTO CONFUSO (Mauri G. - Illustrazioni di Ambrosini I.) © Edizioni Didattiche Gulliver S.r.l. (2022)
KEDI, CANGATTO CONFUSO (Mauri G. - Illustrazioni di Ambrosini I.) © Edizioni Didattiche Gulliver S.r.l. (2022)
KEDI, CANGATTO CONFUSO (Mauri G. - Illustrazioni di Ambrosini I.) © Edizioni Didattiche
KEDI, CANGATTO CONFUSO (Mauri G. - Illustrazioni di Ambrosini I.) © Edizioni Didattiche Gulliver S.r.l. (2022)
zannare chiunque capitasse sotto tiro. E incontrarono proprio Paka, Po-
Con il passare dei giorni Kedi cominciò a intristirsi, tutti i micetti della fat-
toria lo schernivano e lo beffeggiavano: «C’è bau bau,» dicevano indican-
Già, Kedi disse proprio “Bau!” e per essere sicuro che mamma gatta aves-
enormi, veramente tanto grandi. Avevano le fauci aperte, pronte ad az-
di nuovo odore di gatto» disse mamma gatta con una certa soddisfazione.
guai.» L’altro cane era d’accordo. I gattini tirarono un bel respiro di sollie-
grossi cani non capivano da dove venissero tutti quei ringhi, non vedeva-
nessuno poteva spaventa-
i gattini stavano giocando davanti al fienile, arrivarono di corsa due cani
stare da solo che con gli altri che ridevano di lui. Un pomeriggio, mentre
della fattoria, rimaneva nascosto in una rientranza del muro; era meglio
scappare, tremavano come foglie mentre miagolavano sommessamente,
furia; i gattini, paralizzati dalla paura, all’inizio non riuscivano neppure a
poki e i loro amici. I due grossi cani cominciarono ad abbaiare con tanta
Ormai Kedi non ci provava più a giocare con i fratelli e con gli altri micetti
cane il gatto Kedi aveva imparato a parlare, ma non come conviene a un
gatta e il divertimento dei fratelli. Durante la permanenza con i cuccioli di
se capito bene aggiunse: «Bau, bau, bau!», tra lo sconcerto di mamma
Invece di miagolare abbaiava tra le risate dei fratelli che lo prendevano in
non era riuscita a trovare la sua ma
divertì un mondo. Poi finalmente mamma gatta lo t
fino a scoppiare, giocò tantissimo, dormì
Nella cuccia insieme agli altr
togliergli di dosso l’odore di cane leccandolo per bene. «Fatto, ade
e prese Kedi con i denti, dolcemente, senza fargli male
fienile dai suoi fratelli. Lo depositò sul fieno e ci mise par
aggiunse: «E sono un
vo e senza starci a pensare corsero da Kedi, lo sollevarono portandolo in
cominciò ad abbaiare. Corse in ogni direzione abbaiando e ringhiando. I
re i suoi amici in quel modo. E così con tutta la voce che aveva in corpo
nascosti. «Forse è meglio che andiamo» fece uno. «Non voglio finire nei
no cani intorno. Pensarono di essere circondati da moltissimi cani tutti ben
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