Page 2 - Cartastorie - zero noia - demo
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un sorriso.
«Ufffffaaaaaa!».
Dopo colazione la pioggia cadeva ancora.
ZERO
“Oggi niente parco giochi con Dada Lucertola, Gigi T
avrebbe costruito qualcosa di straordinario, un’astronave.
largo e un riccio tutto aghi. Sarebbero stati veramente buffi!
ZERO NOIA (Mauri G. - Illustrazioni di Ambrosini I.) © Edizioni Didattiche Gulliver S.r.l. (2022)
ZERO NOIA (Mauri G. - Illustrazioni di Ambrosini I.) © Edizioni Didattiche Gulliver S.r.l. (2022)
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ZERO NOIA (Mauri G. - Illustrazioni di Ambrosini I.) © Edizioni Didattiche Gulliver S.r.l. (2022)
Per uscire sotto questo diluvio servirebbe la muta da sub” pensò Zero.
i pezzi sul tappeto del salotto mentre mille idee si affollavano nella sua te-
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opo e Roby Riccio.
Ancora ridacchiando il ranocchio prese la scatola delle costruzioni dallo
sta. Costruire un castello o una nave? Una torre o un aereo? Poi decise:
scaffale: se non poteva uscire avrebbe giocato con i mattoncini. Rovesciò
da sub e gli venne da ridere: una lucertola lunga e stretta, un topo corto e
Il ranocchio avrebbe voluto dire “Uffa!”, ma pensò ai suoi amici con la muta
pioggia su di me…» canticchiò Zero, e quasi involontariamente gli scappò
nuovo e dalla bocca gli uscì uno sbuffo accompagnato da un lunghissimo:
Aprì un occhio con cautela, poi aprì anche l’altro: “Piove forte” pensò
sarebbe stata una giornata noiosa. Zero si vestì, poi andò in cucina per
Si alzò con calma, tanto pioveva… Non avrebbe potuto fare nulla, perciò
la colazione. Prese dei biscotti tondi e li fece scivolare lungo il manico del
mentre piccoli spruzzi di latte bagnavano il naso del ranocchio: «Gocce di
cucchiaio in una tazza colma di latte. A ogni tuffo i biscotti affondavano
insistente della pioggia sulle foglie degli alberi del bosco: “Pio
Già prima di aprire gli occhi il ranocchio Zero sentì il ti
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dalla
vede…»
????????
zio al salotto di casa…
più» disse Dada Lucertola.
presente nelle sue storie fantasiose.
«Forza, vieni a giocare» disse Gigi T
navicella pronto all’esplorazione
opo.
«Zero, la noia è finita» disse Roby Riccio.
dello
sono in orbita» disse il ranocchio a voce alta.
ti possono fare. «Qui astronauta Zero a base T
Il ranocchio ridacchiò: lui non si era annoiato per niente!
dove stanno gli astronauti, poi pian piano realizzò i motori.
FACCIAMO LA PACE? (Mauri G.) © Edizioni Didattiche Gulliver S.r.l. (2017)
ZERO NOIA (Mauri G. - Illustrazioni di Ambrosini I.) © Edizioni Didattiche Gulliver S.r.l. (2022)
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ZERO NOIA (Mauri G. - Illustrazioni di Ambrosini I.) © Edizioni Didattiche Gulliver S.r.l.
ZERO NOIA (Mauri G. - Illustrazioni di Ambrosini I.) © Edizioni Didattiche Gulliver S.r.l. (2022)
Mentre costruiva l’astronave l’immaginazione di Zero prese a correre velo-
di essere dentro la navicella spaziale a galleggiare come solo gli astronau-
Spazio. Intorno a lui sfrec-
concentrazione. Il ranocchio ci mise anche tutto il suo impegno. Comin-
D’un tratto Zero sentì suonare alla porta e in un POUF si ritrovò dallo Spa-
ciavano asteroidi. Un alieno a cavallo di un razzo lo salutò cordialmente:
ranocchio infilò il casco da astronauta, lasciò il modulo di comando e uscì
Il ranocchio aveva proprio una fervida immaginazione e Zorax era sempre
«Saluti e ciao astronauta Zero!». «Ciao Zorax, è da tanto che non ci si
Ed ecco che una storia cominciava a prendere forma nella sua mente: il
erra, sono in orbita, ripeto,
ce, velocissima, più di qualsiasi razzo intergalattico: il ranocchio fantasticò
Una navicella spaziale non è facile da realizzare, occorrono atten
ciò a costruire il modulo di comando, che è la parte più importante, quella
Da dietro la porta si sentivano le voci dei suoi amici: «Dai, Zero, non piove
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