Page 3 - Verifiche Gennaio 2025 - Classe quinta DEMO
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Italiano cl. 5ª                VERIFICHE
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      MOBY DICK (1)                                                                           QUADRIMESTRALI
                                                                                              QUADRIMESTRALI
                                                                                                     n. n.  11


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                                            Fine dell’inseguimento

      «Tutti in coperta!» gridò Achab all’alba, notando all’orizzonte delle increspa-

      ture che interrompevano la liscia distesa del mare. Deggu prese a picchiare

      sul tavolato del castello, facendo saltar su gli uomini addormentati. «Che cosa

      vedete?» domandava Achab alle vedette. «Niente, signore, niente!» Scrutan-

      do attraverso lo spazio tra la vela di gabbia e il velaccio fisso, Achab lanciò

      un urlo che parve quello di un gabbiano. «Soffia! Laggiù! Una gobba come

      una montagna di neve! È Moby Dick!» Eccitati dal grido, i marinai in coperta

      si precipitarono a vedere la famosa balena che da tempo inseguivano. «Timo-

      niere, barra tutta sottovento. Alle lance!» Tutte le imbarcazioni vennero calate

      in mare e le vele issate. Achab in persona guidava la caccia e in breve gli inse-

      guitori giunsero vicini alla preda. Ma di lì a poco, agitando la coda come una

      bandiera, l’orrida divinità marina si tuffò e scomparve. Passò un’ora, poi Achab,

      scrutando negli abissi dell’oceano, vide sul fondo un punto bianco che veniva

      su con rapidità, facendosi sempre più grande, finché si rivoltò mostrando due

      file storte di denti candidi, scintillanti nella bocca aperta: la mandibola ricurva

      di Moby Dick era spalancata sotto la lancia. L’imbarcazione sussultò, mentre il

      capodoglio afferrava in bocca la prua. Il perlaceo azzurrino dell’interno della

      mandibola era a pochi centimetri dalla testa di Achab. Furibondo per la vici-

      nanza del suo nemico, che lo teneva vivo e disarmato nelle sue odiose fauci,

      Achab lo afferrò con le mani alla mandibola, cercando disperatamente di fargli

      lasciare la presa. Ma il suo accanimento fu inutile: la mandibola gli sfuggì, i

      capi di banda della scialuppa si piegarono, mentre come un paio di cesoie le

      mascelle si richiusero spezzando in due lo scafo.

                                                                                   (rid. e ad. da Melville H., Moby Dick)







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