Page 29 - DEMO Il mio amico Gesù
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Spirito d’Amore, rendendoli simili a Lui, poiché ha donato loro
            un’infinita capacità di amare!
            In tal modo, grazie alla presenza di Dio che abita il nostro cuo-
            re, ciascuno potrà essere stimato e apprezzato per la sua unici-

            tà, poiché ha un compito speciale da svolgere nel progetto del
            Signore: amare Dio, gli amici, i genitori, gli insegnanti e tutte le
            persone con cui trascorre le sue giornate!
            Attraverso il brano seguente inoltre, potremo introdurre la te-
            matica del matrimonio: l’unione coniugale della mamma e del
            papà dei bambini infatti, è stata benedetta da Dio sin dalla Crea-
            zione di Adamo ed Eva�
            L’uomo e la donna, unendosi in matrimonio, realizzano un
            progetto d’amore che il Signore aveva concepito per loro sin

            dall’eternità� Così l’amore tra i genitori, diviene la figura della
            “realtà paterna e materna di Dio”, e dovrebbe infondere nei
            bambini fiducia e abbandono verso un Dio ricco di misericor-
            dia e di tenerezza�
            Naturalmente avremo cura di sottolineare la presenza di Dio in
            ogni realtà familiare in cui c’è amore e comprensione reciproca�
            Anche laddove tale realtà sia costituita solamente dai nonni o

            da uno solo dei genitori, affinché nessun bambino si senta esclu-
            so dall’amore del Signore o altri privilegiati�
            A questo punto, invitiamo tutti i bambini a sedersi nell’angolo
            morbido e leggiamo loro il brano tratto dalla Bibbia�




            Il sesto giorno della creazione, Dio prese dal suolo della polvere e
            la modellò come fa un vasaio con l’argilla.
            Egli con molta cura le diede la forma di un uomo, poi soffiò nelle

            sue narici e disse: “Con il mio soffio ti dono lo Spirito d’Amore, così
            potrai amare me e tutti gli abitanti del mio Paradiso e avrai tanta
            gioia nel cuore!”.
            L’uomo divenne un essere vivente e Dio lo chiamò Adamo.
            Poi il Signore, vedendo Adamo solo e un po’ triste, gli disse: “Ada-
            mo, non voglio che tu sia solo.
            Ho deciso: ti donerò qualcuno che ti aiuti e ti voglia tanto bene!”.

            All’inizio il Signore condusse davanti ad Adamo ciascun animale
            del cielo, della terra e del mare, perché scegliesse una compagnia.
            Adamo diede un nome a ciascun animale, ma disse a Dio: “Mi
            spiace Signore, tu sei tanto buono, ma io non ho trovato nessuno a
            cui voler bene, parlare, divertirmi e lavorare insieme”.
            Così Dio fece calare Adamo in un sonno profondissimo.

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