Page 15 - DEMO Storie di legno e foglie
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               in quel punto.
               – Oh, grazie! – disse la bambola al salice e continuò

               – Pensavo di non fermarmi più! È bello vedere il pae–

               saggio che cambia, però non so dove andrò a finire e
               la cosa                ...
               –  Ma  di  nulla  –  rispose  il  salice  –  anzi  è  un  vero

                              vedere qualcuno dal viso bello e sim-

               patico come il suo, signorina!
               – Mi chiamo Valentina, almeno questo era il primo
               nome che mi assegnarono in fabbrica ed è il nome con

               cui mi chiamava la bambina che giocava con me.

               – Ah sì? E che successe poi? – chiese incuriosito il
               salice.
               –  Per  una  caduta  su  in  montagna             ...  vive-

               vo  lì,  felicemente,  con  la  bambina  che  mi  petti-

               nava  e  vestiva  tutti  i  giorni...  Per  una  sua  cadu-
               ta,  dicevo...  sono  finita  nell’acqua  del  torrente  che
                                                   e, in men che non si

               dica, mi trascinò via da lei.

               – Che peccato! – esclamò il salice, ascoltando la sto-
               ria di Valentina.
               – Già, che peccato, la sentivo piangere dal dispiacere

               mentre l’acqua mi portava lontano e anch’io ero di-

               sperata. Poi, non so come, mi addormentai per svegliar-
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