Page 10 - DEMO PRONTI, PARTENZA... INVALSI Italiano 5
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va lasciato una traccia. Quei cinquanta cavalieri rossi silenziosi erano dunque
30 gli uffi ciali del re?
– Perché guardate tutti verso le colline? È là che dovete andare?
Gli occhi del cavaliere risposero alla ragazza: uno sguardo profondo, ma anche
vagante nel vuoto, un messaggio che cade da un precipizio e si perde nel vento.
Allora Marel osò ancora di più: aff errò dolcemente la fascia di seta che copriva
35 metà volto del cavaliere, il quale non glielo impedì. Il viso era quello di un gio-
vane uomo abituato al comando, forte, deciso, ma aveva in sé una delicatezza
straordinaria. Anche sulle labbra Marel poté leggere i segni della malinconia.
– Siete venuti per proteggerci? C’è un pericolo per Nagar?
Gli occhi del cavaliere persero un po’ di luce. E Marel comprese che era quello
40 l’unico modo di rispondere del giovane uomo. No, non siete qui per questo mo-
ti vo. Allora avete una missione da compiere e siete qui soltanto per riposarvi. È
giusto, signore?
Gli occhi dell’uomo ripresero luce e Marel sorrise: aveva fi nalmente la conferma
che lui la stava ad ascoltare e rispondeva alle sue domande, alla sua maniera.
45 Fece un’altra domanda, la più importante di tutt e:
– Perché non potete parlare? Che cosa vi è successo?
Lo sguardo del cavaliere divenne cupo e le labbra si serrarono un poco.
– Ho capito, forse è un segreto che non potete rivelare. È giusto?
La luce degli occhi del cavaliere disse che la ragazza aveva ragione.
50 – Vi sto infasti dendo con le mie domande? Vi siete off eso, signore, quando ho
tolto dal vostro viso la seta nera?
No, disse un sorriso dolce.
– Siete un uffi ciale, vero? Voi comandate questo gruppo di uomini?
Sì, era proprio lui.
55 – E voi conoscete il principe Kantor?
La luce degli occhi del giovane somigliò sia all’alba che al tramonto. Marel non
capì bene, ma intuiva che quegli uomini avevano a che fare davvero con il fi glio
del re. Senza una precisa ragione allungò ancora la mano verso la striscia di
seta nera che copriva il collo dell’uffi ciale e la spostò. Lui non si oppose. E Marel
60 vide, appeso ad una catena d’argento, un medaglione d’oro. Lo prese in mano
e, sott o il chiarore della luna, scorse un leone rampante.
Quello era il simbolo della dinasti a di Zaas. In basso, sott o le zampe posteriori
del leone che pareva ruggisse e si staccasse, con un balzo, dallo sfondo dorato,
vide una K.
(rid. e ad. da Fasanotti P.M. (1990), I cavalieri del silenzio, Nuove Edizioni Romane, Roma)
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