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l’Editoriale
Il “malessere”
del docente di Rosalba PERINI
iamo in un periodo dell’anno in personali, nel caso degli insegnanti logorio del docente: fattori relazio-
Scui la stanchezza fisica, le tem- con studenti e colleghi». nali con colleghi/e, alunni e genitori.
poranee disarmonie emotive, i pic- È una sindrome psicofisica che col- In particolare, il rapporto con i geni-
coli disagi psicologici appaiono più pisce con una maggior incidenza tori sembra essere meno improntato
acuti e pervadono con sottile ne- le cosiddette “professioni di aiuto” sulla fiducia reciproca e sempre più
gatività alcuni momenti della gior- e le conseguenze non sempre sono sulla diffidenza. Gli atteggiamenti
nata, rendendo ogni impegno più riconosciute, prevenute e adegua- dei genitori, infatti, spesso vedono
faticoso. Per questa ragione, in que- tamente trattate, soprattutto nel il docente come capro espiatorio di
sto numero, focalizziamo la nostra contesto scolastico. Spesso, infatti, ogni problema o come imputato da
attenzione sul “disagio-malessere” sono i dirigenti scolastici e gli stessi processare. Invece, la conflittualità
del docente. insegnanti a non avere un quadro che si genera tra colleghe/i si concre-
Questo particolare disturbo viene chiaro delle patologie che segnano tizza in piccole celate invidie, in una
chiamato burnout: si tratta di un fe- la professione docente, e ciò porta competitività esacerbata, in rivalità e
nomeno indagato e studiato ormai a una sottovalutazione dei compor- incomprensioni che, in casi estremi,
da decenni, alla cui conoscenza il tamenti che denotano stati di usura determinano l’isolamento intenzio-
dottor Vittorio Lodolo D’Oria – me- psicofisica. Probabilmente non è nale di taluni e frenano la condivi-
dico ed esperto della materia – ha ancora evidente quanto il problema sione e la progettualità comune.
dedicato ricerche e dato contributi della salute e del benessere del do- Al quadro relazionale “critico”, vanno
fondamentali, volti a inquadrare cente siano fattori determinanti per poi aggiunti altri fattori quali: la com-
correttamente questo disturbo pro- il servizio scolastico e per il futuro plessità di gestione dei bambini e
fessionale sempre troppo sottova- delle nuove generazioni; le riper- delle famiglie multietniche e multicul-
lutato. cussioni, infatti, non vanno quan- turali, lo stato di precarietà cronica di
Il burnout può essere definito come tificate solo in termini di saperi tra- molti docenti e, in questi ultimi due
lo stato di stress cronico, di males- smessi ma anche di relazioni e di anni, l’emergenza Covid-19 e le re-
sere profondo che deriva dal pro- serenità mancate. lative difficoltà legate alla DAD e ai
prio lavoro, dall’ambiente, dalla Se alla marginalizzazione e alla sot- LEAD. Siamo certi che la gran parte
frustrazione per il mancato raggiun- tovalutazione sociale del problema delle nostre scuole dell’infanzia abbia
gimento dei propri obiettivi, dall’an- aggiungiamo la conflittualità di al- saputo costruire ambienti di vita se-
sia che all’estremo portano al “corto cuni ambienti, le complicate dina- reni, collaborativi e accoglienti a tutti
circuito”. Il dottor Lodolo D’Oria miche relazionali all’interno del i livelli, ma non possiamo nascondere
parla di sindrome «quando a causa team docente, le difficoltà di ge- che i problemi esistano. Anzi, diventa
del lavoro si entra in una spirale di- stione dei bambini e dei genitori necessario trovare le strategie per in-
scendente prodotta da un accumulo iperprotettivi, allora emerge chiara tercettare i primi sintomi di malesseri
cronico di stress e caratterizzata da e forte la condizione problematica e per intervenire tempestivamente in-
sintomi quali l’affaticamento fisico che alcuni docenti si trovano ad af- centivando le gratificazioni sul lavoro
ed emotivo. Un atteggiamento apa- frontare. Sono questi, in sintesi, i fat- e promuovendo sentimenti di efficacia
tico e distaccato nei rapporti inter- tori che incidono con più forza sul e autostima.
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Progetto TRE-SEI Gulliver n. 209