Page 8 - DEMO Mitica Grecia
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                                 si sentiva come un canarino in gab-
            Icaro bia,  prigioniero,  senza  libertà,  e

            non vedeva l’ora di poter scappare per tornarsene in
            quella che considerava la sua città: Atene.

            – Padre, quando potremo partire da quest’isola?
            Suo padre Dedalo camminava avanti e indietro nella

            lussuosa stanza nel palazzo reale, che prima gli era
            sembrata una meraviglia, ma che ora considerava una

            prigione per lui e per il figlio.
            Odiava quelle mura, le colonne e le finestre che si

            aprivano sul mare; odiava il palazzo di Cnosso e odia-
            va Minosse che non gli permetteva di lasciare l’isola

            di Creta.
            – Lo sai che non ci è permesso partire! Non tormen-

            tarti e non tormentare me con domande per le quali io
            non ho risposta.

            – Ma padre! Non voglio passare tutta la mia vita in
            questa stanza. Io voglio navigare, viaggiare verso ter-

            re che non conosco…
            Dedalo capiva bene i desideri del figlio, ma niente

            poteva fare per accontentarlo.
            – Maledetti me e la mia arte! – si diceva a volte, quan-

            do nel cuore della notte sentiva ancor di più di essere
            ostaggio di re Minosse.
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