Page 10 - DEMO Un mondo di numeri classe 2
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globale di formazione della persona e del cittadino?

                    Molti autorevoli matematici, educatori e pedagogisti hanno risposto per noi,
                    sottolineando che la matematica contribuisce in modo determinante alla
                    formazione del pensiero, fornendo concetti, strumenti e metodi per com-

                    prendere, interpretare e trasformare la realtà.
                    La  Commissione  di  Studio  individuata  dall’UMI  (Unione  Matematica  Italia-
                    na)  e  coordinata  dal  Presidente  della  CIIM  (Commissione  Italiana  per  l’In-
                    segnamento  della  Matematica),  che  ha  lavorato  nel  2000-2001  all’elabora-
                    zione di un curricolo di matematica per la scuola Primaria e Secondaria, ha

                    sottolineato  la  “duplice  funzione”,  strumentale  e  culturale,  di  tale  discipli-
                    na:  da  un  lato  essa  costituisce  “uno  strumento  essenziale  per  una  com-
                    prensione  quantitativa  della  realtà,  e  dall’altro  un  sapere  logicamen-

                    te coerente e sistematico, caratterizzato da una forte unità culturale”.
                    Elaborando un progetto di insegnamento della matematica non possiamo pre-
                    scindere dal considerarle entrambe.


                •  Veniamo alla domanda “chi”: chi è il destinatario dell’azione educativa?

                    Certamente l’alunno che, in quanto soggetto in età evolutiva, attraversa deter-
                    minate fasi di sviluppo mentale, ma è anche un individuo inserito in una data
                    società, in un contesto culturale in continuo e repentino mutamento.

                    Non dimentichiamo inoltre che, al di là di modelli e riferimenti standardizzati,
                    l’alunno è anche una persona, unica e irripetibile, con bisogni, potenzialità,
                    limiti, inclinazioni che sono solo suoi e non di altri.
                    L’intreccio di queste 3 dimensioni, psicologica, socio-culturale e individuale,
                    moltiplica in modo esponenziale la rete di variabili che interagiscono con l’in-

                    tervento didattico, influenzandone andamento ed esiti.


                •  Che cosa dobbiamo insegnare?

                    Ovviamente la risposta non può che provenire dalla disciplina stessa, con la sua
                    struttura, la sua rete di concetti fondanti, il suo metodo di lavoro.
                    Chi insegna matematica non può non conoscere la matematica (sia pure a vari
                    livelli di approfondimento, a seconda dell’ordine di scuola in cui lavora), non
                    può non fare riferimento ad una mappa culturale, semantica e sintattica, che

                    indica un preciso ordine epistemologico di presentazione delle conoscenze.


                Scendiamo  al  “piano  terra”  della  nostra  costruzione:  ci  restano  il  “come”  e  il

                “quando”.
                •  Quali  metodologie  risultano  più  appropriate,  più  efficaci  nell’insegna-
                    mento della matematica?

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