Page 5 - DEMO - Esercizi di memoria - Scuola primaria
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litici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la
              memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in
              Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere.
          Anche l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha stabilito che il 27 gennaio
          sia Giornata mondiale della Memoria, in ricordo delle vittime della Shoah. La
          risoluzione presentata da Israele, e promossa da altri 89 Paesi, ha chiesto ai 191
          Stati membri di «mettere a punto programmi educativi per scolpire nelle
          memorie delle generazioni future gli insegnamenti di ciò che è stato», allo
          scopo di «aiutare a prevenire gli atti di genocidio».
          È quindi una prescrizione, oltre che un obbligo morale, celebrare la Giornata
          della Memoria anche nella scuola dell’infanzia, soprattutto in una Nazione che,
          con la proclamazione delle Leggi razziali, ha attivamente partecipato alla per-
          secuzione degli ebrei. Il compito risulta difficile anche nella scuola primaria,
          soprattutto nelle classi prima e seconda.
          È certo che i docenti devono conoscere i fatti storici, è certo che i bambini di
          queste età non hanno gli strumenti per comprendere e interpretare i fatti avve-
          nuti. La realtà storica è terribile, ma ancor più terribile sarebbe nasconderla. Al
          tempo stesso però, occorre proteggere i bambini dagli aspetti più macabri e orri-
          bili della Shoah: è inutile spaventarli mostrando immagini la cui crudezza lascia
          sbalorditi anche gli adulti. I docenti sono chiamati a lavorare perché la Giornata
          della Memoria sia parte di un progetto più vasto, che solleciti la riflessione e la
          crescita dei bambini, che espliciti il senso della parola “discriminazione” e “se-
          gregazione”. Un progetto di lavoro che sostenga il valore dell’uguaglianza tra
          esseri umani, della comprensione e dell’accettazione per le diversità, di qualsi-
          asi natura esse siano. Un progetto che non neghi la drammaticità dell’Olocausto
          sapendo che… “per Olocausto si intende la persecuzione e l’uccisione sistema-
          tica, burocratica e sponsorizzata dallo Stato di circa 6 milioni di Ebrei da parte
          del regime Nazista e dei suoi collaboratori. Olocausto è un termine di origine
          greca che significa «sacrificio col fuoco». I Nazisti, che salirono al potere in Ger-
          mania nel gennaio del 1933, credevano nella «superiorità della razza Tedesca»
          e ritenevano gli Ebrei «vita indegna di vita». Durante l’Olocausto, i Nazisti per-
          seguitarono anche altri gruppi per la loro presunta «inferiorità razziale»: zingari

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                                               ESERCIZI DI MEMORIA © Edizioni Didattiche Gulliver
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