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rom e sinti, portatori di handicap e alcune popolazioni slave (Polacchi, Russi…).
Altri furono perseguitati sulla base delle loro convinzioni politiche e dei loro
comportamenti sociali, in particolare i Comunisti, i Socialisti, i Testimoni di Ge-
ova e gli omosessuali.” (Museo degli Stati Uniti sulla memoria dell’Olocausto)
Solo lavorando con consapevolezza e nel rispetto di tutti la celebrazione della
Giornata della Memoria acquista un senso, perché favorisce la crescita, per il
futuro, di una società civile capace di fare tesoro degli errori del passato e degli
insegnamenti della storia.
Perché la lettura partecipata
Esercitiamoci nella lettura del racconto “Ogni merlo è un merlo” almeno un
paio di volte prima di proporlo ai bambini; la narrazione deve essere dinamica,
catalizzatrice dell’attenzione degli ascoltatori, quindi dobbiamo essere consa-
pevoli di ciò che stiamo proponendo, sapere in anticipo in che punto sussurrare
o gridare, mostrare il cerchio rosso menzionato nel racconto, battere un piede a
terra, esprimere disappunto con una smorfia. Nel testo occorre segnare con un
codice visivo parole o brevi frasi che possono aiutare a caratterizzare la lettura.
Possiamo anche agire sul testo a nostra disposizione segnando passaggi o frasi,
che intendiamo caricare con la voce, con i gesti o sottolineare in qualsiasi modo
(partecipazioni esterne, rumori, uso di oggetti…) soprattutto se la lettura è ani-
mata da più adulti che devono agire in sintonia.
PRIMA FASE
Il racconto
Procediamo con la lettura ai bambini senza mostrare loro alcuna immagine,
usando solo il potere della narrazione per catalizzare la loro attenzione e al-
lenare la capacità di ascolto. Solo in seguito lasciamo a disposizione il libro
affinché lo sfoglino e leggano liberamente.
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ESERCIZI DI MEMORIA © Edizioni Didattiche Gulliver