Page 6 - Demo classe 4 - 245 dicembre
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             FASE dell’ATTIVAZIONE



            Mi trasformo in…

        Avviamo il percorso sul genere fantasy predisponendo un angolo

        a tema (con un cappello da strega, una bacchetta magica, un man-

        tello, un barattolino pieno di succo di frutta con l’etichetta “Be-

        vimi”, una chiave dorata, un anello, ecc.) in cui far sedere comoda-

        mente gli alunni. Scegliamo dei libri fantasy, ad esempio Lo Hobbit,

        Il Signore degli Anelli, Harry Potter, La storia infinita, e mettiamoli

        accanto agli oggetti. Invitiamo i bambini ad accomodarsi in cerchio

        e lasciamoli curiosare, esortandoli a sfogliare i libri e a osservarne

        le copertine. Quindi, chiediamo loro di ipotizzare quale genere te-

        stuale affronteremo. Accolte le risposte, procediamo leggendo il

        brano della figura n. 1;



              FIGURA n. 1
             Una piccola porticina
             Tutt’intorno alla sala c’erano delle porte chiuse e Alice, dopo aver cercato di aprirle, si
             chiese come sarebbe riuscita a uscire da lì.
             Improvvisamente si imbatté in un tavolinetto sul quale stava una piccola chiave d’oro e capì
             che apriva una porticina, alta all’incirca quindici pollici; questa conduceva a un minuscolo
             passaggio. La bambina s’inginocchiò per guardare meglio e al di là del passaggio vide il
             più bel giardino che voi possiate immaginare. Quanto le sarebbe piaciuto poter uscire da
             quella buia sala e andare a spasso tra quelle aiuole di splendidi fiori, ma non riusciva a fic-
             care nemmeno la testa in quella porticina. Passare era impossibile!
             Alice ritornò al tavolinetto con la speranza di trovarvi un’altra chiave, o magari un libro di
             regole per accorciare la gente. Vi trovò una bottiglietta la cui etichetta diceva “BEVIMI”.
             Alice, all’inizio incerta, alla fine si arrischiò ad assaggiarla, e trovandola molto buona se la
             scolò tutta. “Che strano… Mi pare di schiacciarmi come un cannocchiale!” pensò. E così
             in effetti stava succedendo; adesso era alta soltanto dieci pollici e il volto le si illuminò al
             pensiero che adesso era della misura giusta per passare dalla porticina e andare in quel
             bellissimo giardino.

                                                      (rid. e ad. da Carrol L., Alice nel Paese delle meraviglie, Gribaudo)



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