Page 15 - Diari di un'amicizia - Nonno Fofò - demo
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               È la classica poltroncina da dirigente scolastico. Ne
               ho viste davvero tante così!

               Poi mi ha detto: “Andiamo a conoscere i tuoi nuovi
               amici!”, ha detto proprio “amici”.

               A me non piace che lui chiami amici delle persone
               che non ho ancora conosciuto.

               A volte penso che gli adulti, che credono di averle in-
               ventate loro le parole e si riservano il diritto di spie-

               gartele per bene, non le sappiano usare correttamente.
               Puoi chiamare “amico” uno che ancora non conosci?

               E mentre percorrevamo un corridoio                   e     ,
               io ho pensato: “Tanto amici non ne ho, brutto ciccio-

               ne!”. Mi è spiaciuto subito di averlo detto, anzi pen-
               sato, perché lui non ha fatto nulla di male per essere

               chiamato “brutto ciccione”, ma alcune volte sono un
               po’ impulsivo anche nei pensieri.

               Fortuna che nessuno ha ancora inventato un lettore
               di  pensieri,  altrimenti  mi  dovrei  dare  una  regolata!

               Comunque, gli ho subito chiesto scusa, col pensiero,
               naturalmente.

               Arriviamo davanti ad una porta azzurrina.
               Classica porta di aula. Mi pare già di vedere le pareti

               all’interno e i ragazzi seduti ai banchi.
               Mi sembra addirittura di sentire già quell’odore caldo
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