Page 18 - Diari di un'amicizia - Nonno Fofò - demo
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La zia non ha avuto il tempo di comprarmi i quaderni
e l’occorrente, così non ho niente da tenere in mano
per sentirmi un po’ più a mio agio.
Comincia la catena dei nomi, ma io non li ascolto, è
Paolo
inutile che mi metta a impararli, tra poco tempo me ne
andrò anche da qui e cosa mi importa?
Giovanni, però, dev’essere simpatico!
Ha una voce che fa ridere, probabilmente è stato lui
prima a dire “avanti” in quel modo buffo.
Ogni tanto alzo gli occhi per vederli in viso, ma è più
forte di me, non riesco a guardarli a lungo.
Mi sento più al sicuro con gli occhi bassi, qui sul
“mio” banco .
La professoressa è davvero dolce, non mi ha sgridato
e non mi ha imposto di guardarli in faccia come ha
fatto l’ultima prof.
Mi piacerebbe ringraziarla per questo, ma so che non
lo farò.
Credo che siano più di venti, i miei nuovi compagni.