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Attività aggiuntive “Nuovo Gulliver News” – ACCOGLIENZA
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subito Dario. Dalla nuova posizione, Mary riesce a riconoscere una barca a vela con a bordo
due pescatori che stanno raccogliendo le reti. «Ma che pesci sono quelli?» chiede Amelia, in-
curiosita dalle strane forme nelle reti. «No, non sono pesci» precisa il maestro. «Guarda me-
glio, sono…» I bambini tutti in coro esclamano: «Letterine!».
Sofia timidamente prende la parola: «Io riesco a vedere anche un pesce. Non è nella rete, è
accanto alla barca, e ora sta cercando di mangiarsi le letterine». «Sì, è vero» aggiunge Lo-
ris preoccupato. «Le letterine si danno la mano per formare delle catene, ma lui le spezza.»
«Non preoccupatevi, il pesce vuole solo giocare con le lettere!» interviene il maestro Marco.
«Quello strano pesce spezza-tutto potremmo chiamarlo Spezza-Tino» suggerisce Mario. I
bambini sono tutti d’accordo.
«Ma guardate là!» esclama il maestro. «Nella rete sono rimaste impigliate delle letterine.
Qualcuno di voi le conosce? Sembra che vogliano dirci qualcosa…»
(Terza parte)
All’improvviso comincia a soffiare un forte vento che porta con sé nuvole scure. Ben presto il
sole viene coperto e scoppia un temporale. Frizzy e il suo equipaggio sono in difficoltà.
«Non riesco a mantenere la rotta» dice la maestra Luisa. «Il vento è troppo forte, rischiamo
di precipitare.» «Potresti tentare un atterraggio di emergenza sull’isola Numerella» sugge-
risce il maestro Marco.
Frizzy aumenta la velocità, inizia a volteggiare su se stesso, gira due volte intorno a un iso-
lotto ricoperto di alberi, attraversa il boschetto passando sotto gli alberi, poi risale nel cielo
e fa lo slalom tra le nuvole. Dopo un’ora di tentativi, parecchi scossoni e tanta paura, la mae-
stra Luisa riesce finalmente ad atterrare. Sono tutti sani e salvi! Frizzy è quello che ha subito
più danni, ma finalmente è a terra!
(Quarta parte)
Sbarcati sull’isola Numerella, i bambini si abbracciano, poi guardano Frizzy preoccupati. I
maestri suggeriscono di esplorare l’isola alla ricerca di materiali per riparare l’aereo. «In
ogni viaggio ci possono essere degli imprevisti» precisa la maestra Luisa. «Il segreto consiste
nel non scoraggiarsi e nel trovare possibili soluzioni.» Fatti pochi passi, sentono una vocina
lamentosa provenire da un cespuglio: «Povero me, come farò tutto solo…».
Amelia, la più coraggiosa del gruppo, si avvicina e sposta con cautela le foglie. Le appare un
omino tondo tondo, tutto giallo, con un buco nella pancia, che piange sconsolato. «Sembri
l’oblò della lavatrice della mamma» commenta Sofia sorridendo.
L’omino si presenta: «Sono Zero, sono molto preoccupato perché non riesco più a trovare i
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