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Attività aggiuntive “Nuovo Gulliver News” – ACCOGLIENZA
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        miei fratelli. Stavamo giocando a nascondino ma non li trovo da nessuna parte, ho paura che
        se ne siano andati. Mi sento così solo… Senza di loro, non valgo niente» spiega desolato il po-

        vero Zero. «Ho bisogno dei miei nove fratelli se voglio contare davvero!»
        I bambini lo consolano e gli promettono di aiutarlo a ritrovare i suoi fratelli. Mentre discu-
        tono su come organizzare le ricerche, Madou nota un pezzo di legno dalla forma particolare:
        «Amici, guardate questo rametto: qui c’è il numero Uno!». «Guardate là!» esclama Mary in-

        dicando al gruppo una papera in lontananza. «È il Due!» «Il Tre è nascosto dietro le ali della
        farfalla che si è posata su quel fiore» aggiunge Loris. Uno alla volta, riescono a trovare i na-
        scondigli di tutti i nove fratelli di Zero.





        (Quinta parte)
        Dopo aver salutato Zero e i suoi fratelli, i bambini continuano a esplorare l’isola Numerella
        alla ricerca di materiali utili per riparare Frizzy. Cammina, cammina e cammina, Mario e

        Amelia decidono di fermarsi a riposare ai piedi di un grande albero. «Mario, senti anche tu
        un ronzio?» «Sì, mi sembra proprio di sentire qualcosa che vibra…» Alzando lo sguardo, i ge-
        melli vedono una nuvola di api intente a raccogliere il nettare dai fiori dell’albero. «Guarda

        là, c’è anche un grosso alveare» fa notare Amelia.
        In quel momento sentono una vocina: «Ehi, voi laggiù, che fate sotto il nostro albero?». «Ci
        stiamo riposando» risponde Mario. «Io sono Regina, dovete chiedere il mio permesso per ve-
        nire a riposare a casa mia.» «Scusaci tanto Regina, non sapevamo che questa fosse casa tua.»

        «Sì, questo è l’albero Naturino, è casa mia e della mia famiglia. Siamo in 40 000 e abitiamo
        nell’alveare appeso a quel ramo lassù.» «Accidenti! E come fate ad andare tutte d’accordo?»
        «Noi api viviamo bene insieme perché siamo perfettamente organizzate. Ciascuna di noi, qui,

        ha un compito preciso. Io sono la mamma di tutti e mi occupo di fare le uova. Poi ci sono i fu-
        chi, i maschi di casa, che sono i papà delle api. Le più numerose sono le api operaie, che fanno
        vari lavori: le bottinatrici raccolgono il nettare volando di fiore in fiore, le spazzine tengono
        in ordine la casa, le nutrici danno da mangiare ai piccoli, le ceraiole costruiscono con la cera

        le cellette dove abitiamo, le magazziniere immagazzinano il nettare e il miele nelle celle, le
        guardiane proteggono l’alveare.» Mario è un po’ pensieroso, poi dice: «Anche noi facciamo
        parte di un gruppo molto ben organizzato: il gruppo classe. Ciascuno di noi ha avuto un com-

        pito: Mary è la capofila, Sofia e Madou sono responsabili della pulizia, Amelia e Loris sono gli
        aiutanti, io e Silvia siamo addetti al silenzio… Ci siamo dati degli incarichi utili per il nostro
        viaggio». «Non ho mai sentito parlare di un’organizzazione come la vostra. Su che albero vi-
        vete?» chiede l’ape Regina.
        «Non viviamo su un albero!» dice Amelia, divertita. «Siamo arrivati da lontano con un aereo,

        abbiamo sorvolato il Mare Letterino, ma poi c’è stato un temporale e l’aereo si è rotto… Sai



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