Page 10 - Nuovo Gulliver News Settembre 2019 - Inserto Classe 5

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IN 50 PAROLE scheda n. 8 5

Leggi il testo, dividilo in sequenze, poi riassumilo utilizzando non più di 50 pa-

role su un foglio che allegherai alla scheda.

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Lo stagno diventava più stretto. Nel canneto si apriva un canale nel quale si addentrarono.
Gabbiani e rondini di mare volavano sopra di loro, verso il Danubio, che ormai non doveva
essere molto distante.

Improvvisamente spuntarono dal canneto due anatre. «Qua, qua, qua!» Gridavano indi-
gnate contro quei disturbatori che rompevano la pace nella loro nascosta pozza privata. Si
alzarono in volo e poi, allungando le zampe in avanti, planarono sull’acqua un po’ più in là.
«Il signore e la signora anatra selvatica!» disse Moritz, come per fare le presentazioni.

Continuò a remare in direzione del fiume, ma poco prima di giungere nelle acque aperte,
trovò un altro canale che riportava al canneto. Moritz vi si addentrò finché non poté più
proseguire. Le canne si chiusero fruscianti tutt’intorno alla canoa.
«Ora, Dulla, siamo davvero immersi nella pace! Adesso osserviamo e ascoltiamo, ma non

parliamo. Va bene?»
Dulla scivolò in avanti per mettersi comoda e appoggiò la testa sullo schienale del sedile.
La canoa era completamente circondata dalle canne. Coleotteri dalla corazza cangiante si
arrampicavano su per le canne, altri le discendevano.

Una libellula di un bel colore blu elettrico si avvicinò veloce, si fermò sopra di loro battendo
le ali e poi frullò via. Una rana dal ventre chiaro se ne stava come appesa a un giunco e guar-
dava davanti a sé. Si sentivano i canti degli uccelli: trilli e gorgheggi, pigolii, cinguettii e fischi.
Il sole splendeva caldo. Di quando in quando un alito di vento faceva frusciare le canne. Dulla

lasciò la mano penzoloni nell’acqua e osservò dal bordo della canoa. Minuscoli pesciolini in
piccoli banchi guizzavano tutt’intorno.
La rana dal ventre chiaro si lasciò cadere con un tonfo nell’acqua e nuotando pigramente si
allontanò. Dal fiume giunse il suono di una sirena.

Da qualche parte, al di là del canneto, passava un battello a vapore. Di lì a poco i flutti delle
onde arrivarono nel canale secondario e lambirono la canoa sollevandola da una parte e
dall’altra, facendola dondolare e gorgogliando contro i suoi fianchi. Dulla chiuse gli occhi:
sole e acqua, il canto degli uccelli nel canneto, rane e libellule… Come era bello: più bello

non avrebbe potuto essere.
(rid. e ad. da Lobe M., Il naso di Moritz, Piemme Junior)

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