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e ditoriale
Bambini, smartphone Covid-19, l’età in cui si inizia a possedere e a usare
uno smartphone, che è diventato anche per i più
e social piccoli lo strumento preferito per connettersi e che
spesso viene scelto come regalo di compleanno o
in occasione di altre ricorrenze e festività. Molti
genitori, dal canto loro, ricorrono al cellulare per
distrarre i bambini da qualcosa che li disturba e li
agita, indebolendo così la capacità di autoregola-
zione delle emozioni.
Una volta in possesso di uno smartphone è facile
che si venga invitati da alcuni compagni a entrare
Di
Dino Cristaninino Cristanini
Direttore Editoriale nei social. In teoria i bambini non potrebbero iscri-
versi ai social media, dal momento che la legge
elle Linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica stabilisce una età minima per fornire il consenso al
Nadottate con D.M. n. 183/2024, si ribadisce che, in conformità trattamento dei propri dati personali, ma a quanto
con gli indirizzi ministeriali, nella scuola primaria occorre evitare pare basta dichiarare di avere una età superiore e il
l’utilizzo dello smartphone, mentre il tablet può essere utilizzato gioco è fatto, con la conseguenza, si legge sempre
per finalità didattiche e inclusive. nell’Atlante di Save the Children, che alcune piat-
Gli indirizzi ministeriali più recenti sono costituiti da due circolari, taforme «sono piene di bambini di 8-9 anni che ne
rispettivamente del 19 dicembre 2022 e dell’11 luglio 2024, nelle dichiarano 14, 15 o 16 e nessuno controlla». Que-
quali vengono evidenziati, citando anche come supporti alcuni do- ste piattaforme non sono ovviamente state concepite
cumenti nazionali e internazionali, i principali rischi da prevenire: pensando ai bisogni e alle specificità dei bambini,
la distrazione dovuta all’uso dello strumento, che fa diminuire i li- e i rischi sono diversi: esposizione a fake news e a
velli di attenzione e ostacola l’apprendimento; l’incidenza negativa contenuti non coerenti con i valori educativi; crea-
sullo sviluppo cognitivo che determinerebbe, tra I’altro, «perdita di zione di forme di dipendenza attraverso la profila-
concentrazione e di memoria, diminuzione della capacita dialettica, zione e l’invio di comunicazioni e offerte coerenti
di spirito critico e di adattabilità». con il profilo personale; uso prolungato e solitario,
Questo secondo tipo di motivazioni porta ad allargare la riflessione con perdita sia di esperienze reali sia di relazioni so-
anche al di fuori della scuola, con i vari tipi di rischi da tempo sot- ciali. Da qui le iniziative legislative di vari Paesi per
tolineati dalle associazioni dei pediatri, e all’opportunità o meno di imporre a determinate piattaforme social controlli
vietare l’utilizzo dello smartphone al di sotto di una determinata età, più rigorosi per verificare l’età degli utenti.
come recentemente proposto da una petizione in campo nazionale C’è però anche chi propende per una educazione
e da iniziative dei governi di alcuni Paesi. all’uso limitato, consapevole e critico degli stru-
Ma quanti sono i bambini della scuola primaria che possiedono menti, con l’accompagnamento di adulti autorevoli
uno smartphone? Secondo l’Atlante dell’infanzia (a rischio) in e competenti, e pure chi propone di lavorare per far
Italia 2023 di Save the Children, dal titolo assai indicativo Tempi nascere una “internet dei bambini”, con piattaforme
Digitali , è sempre più bassa, soprattutto dopo l’apparizione del su misura per loro.
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Come sempre si tratta di coniugare limiti ed edu-
1. https://www.savethechildren.it/cosa-facciamo/pubblicazioni/14-atlante-dell-
infanzia-a-rischio-tempi-digitali cazione.
NUOVO NEWS n. 256 febbraio 2025 1