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di Reginaldo PALERMO
SOSTEGNO E SPECIALIZZAZIONE: UN CARTA DEI SERVIZI SCOLASTICI
PROBLEMA DIFFICILE DA RISOLVERE Nel mese di giugno del 1995, trent’anni fa, veniva ema-
nato il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri
Il tema del sostegno è sempre particolarmente caldo contenente lo schema generale di riferimento della Carta
e ogni anno sembra aggravarsi. La prima questione dei servizi scolastici.
riguarda i concorsi in atto, per i quali si assiste a un Questo documento serve a far conoscere alle famiglie e al
paradosso dal momento che per la scuola dell’infan- territorio le regole che governano la singola istituzione sco-
zia e la scuola primaria i posti a disposizione sono lastica, comprese le modalità per interagire con la scuola
addirittura in numero superiore ai candidati, almeno stessa e per segnalare eventuali disfunzioni.
in alcune regioni. Il dato già si conosceva da tempo: Nella Carta dei servizi scolastici, in sostanza, devono essere
cioè da quando il Ministero aveva diffuso i numeri elencati gli obblighi della scuola nei confronti dell’utenza
relativi alle domande presentate e ai posti disponibili. e il modo in cui essi vengono erogati.
Ma adesso la forbice fra candidati ancora in corsa Il documento nacque, come anticipato, a metà degli anni
per aver superato la prova scritta e posti a concorso ‘90, quando ancora non esistevano le norme sulla autono-
si sta allargando ulteriormente. In Piemonte a fronte mia scolastica. Inizialmente era previsto che esso venisse
di 108 posti disponibili sono 4 i concorrenti pronti approvato dal Consiglio di istituto. Con l’entrata in vigore
per la prova orale, in Lombardia il rapporto è di 142 delle norme sulla autonomia molto spesso le scuole hanno
a 35, in Liguria 10 a 7. inserito la Carta all’interno del Piano dell’offerta formativa.
In tutte le altre regioni, invece, i posti sono in nu- Qualunque sia la modalità di redazione è, però, impor-
mero inferiore rispetto agli aspiranti e quindi all’o- tante che la scuola comunichi in modo chiaro e traspa-
rale si presenta un numero di candidati pari al triplo rente il proprio operato.
dei posti a disposizione. Al momento, non si sa quali
misure il Ministero abbia in mente di adottare per © Freepik.com
affrontare una situazione che – anno dopo anno – si
sta aggravando; l’idea, per adesso, è quella di con-
sentire ad alcune migliaia di docenti di conseguire
la specializzazione sul sostegno attraverso i corsi
organizzati dall’INDIRE, ma ancora non sappiamo
se questa misura servirà a superare il gap fra le di-
verse regioni. Intanto i primi corsi gestiti dall’INDIRE
sono ai nastri di partenza. Il “parto” è stato lungo e
complesso: i corsi, infatti, erano previsti dal decreto
legge n. 71 del 2024, ma la procedura è stata parti-
colarmente sofferta.
Nelle settimane scorse il Ministero ha predisposto i
due decreti applicativi e adesso è tutto pronto. Po-
tranno essere ammessi i docenti che hanno già svolto
tre anni di servizio su posti di sostegno oppure quelli
che hanno conseguito la specializzazione all’estero.
I primi dovranno conseguire 40 CFU, mentre per gli
altri ne sono richiesti 48, di cui 12 di tirocinio (per chi
ha già prestato un anno di servizio il tirocinio si in-
tende di fatto assolto e, quindi, basteranno 36 CFU).
4 Progetto TRE-SEI Gulliver n. 238