Page 15 - DEMO Capriccio e il mistero della cantina
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tanto, soprattutto nelle ore notturne, provenivano da
là. Apparentemente nessuno se ne preoccupava più di
tanto anche se cominciava a circolare l’inconfessato
sospetto che le cantine fossero infestate addirittura da
un !
Giunti davanti al portone di casa Domenico disse:
“Senti, capriccio ... non è che io abbia paura ... il fatto
è che i miei non vogliono proprio che io mi metta nei
guai ... e, sai ... non voglio disobbedire ... non voglio
che si arrabbino con me ... e poi ...”
“Senti tu, Domenico” lo interruppe capriccio guardan-
dolo dritto negli occhi con aria di sfida, “io ho deci-
so: stanotte scenderò nei sotterranei del
palazzo e smaschererò l’intruso! tu fai
pure quello che vuoi. Sappi che io e Anna
saremo davanti alla porta della cantina a
mezzanotte in punto”.
Già, Anna. capriccio era sicuro che Anna avreb-
be accettato con entusiasmo di seguirlo nell’
. il problema, però, era costituito
da sua nonna. come avrebbe fatto a far sì che non si ac-
corgesse di niente? Ancora non lo sapeva, ma era con-
vinto che, in un modo o nell’altro, ci sarebbe riuscito!