Page 12 - DEMO Il mio corpo incantato
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Proposte operative per la mediazione didattica



              Divertiamoci con i bambini a ri-scoprire la motricità dei piedi camminando scalzi secon-
             do andature diverse:
             • sulla punta;
             • sui talloni;
             • sul dorso esterno.
              Predisponiamo  percorsi  tattili  da  far  eseguire  a  piedi  nudi  avendo  l’accortezza  di  si-
             stemare “zone di appoggio” tra loro opposte per sensazione percettiva: una vaschet-
             ta  con  la  sabbia,  un  tappeto  di  gommapiuma,  una  bacinella  con  semi  secchi  di  le-
             gumi  o  di  cereali,  un  cuscino  di  piume,  una  striscia  di  carta  vetrata  molto  ruvida…
             Per ciascuna “zona di appoggio” è importante far esplicitare al bambino le sensazioni
             tattili provate.
              Sperimentiamo con i bambini la possibilità di tracciare segni grafici “impugnando” un
             pennarello con le dita dei piedi. Per ogni bambino, seduto a piedi scalzi su una seggiola,
             viene fissato sul pavimento un foglio di carta da pacco bianca. Con il pennarello infilato
             tra l’alluce e il secondo dito, prima di un piede e poi dell’altro, chiediamo loro di traccia-
             re dei segni secondo un loro disegno. Mentre i bambini disegnano “con i piedi”, chiedia-
             mo loro che cosa stanno tracciando e quali sono le difficoltà che incontrano.

              Conversiamo coi bambini sulle necessarie norme igieniche per il benessere dei piedi: pe-
             diluvio quotidiano, taglio delle unghie, scarpe comode, cambio qutodiano delle calze…
              Allacciare le stringhe delle scarpe è un’attività manuale sempre meno abituale per i no-
             stri bambini. Proposta a mo’ di gioco, all’interno di un racconto o come conclusione
             del percorso tattile (al traguardo, ogni bambino trova un paio di scarpe con le stringhe
             da allacciare), l’allacciatura delle scarpe si riveste di una valenza ludica, per poi essere
             assunta come attività della routine quotidiana.
              Adattando ai piedi la medesima procedura sperimentata durante l’attività “Mani… in
             teatro”, costruiamo personaggi-piede da far interagire con i personaggi-mano per in-
             ventare altre storie da rappresentare nel teatrino.
              Leggiamo o raccontiamo ai bambini la storia “i piedi di Filippetta”, predisponendo
             lo spazio-lettura in modo “accogliente” e idoneo per l’ascolto: i bambini saranno a piedi
             nudi nell’angolo morbido debitamente “arredato” con disegni riferiti alla storia. A nar-
             razione ultimata, chiediamo ai bambini di esprimere e interpretare, attraverso diversi
             linguaggi (drammatizzazione, disegno, teatro con i personaggi-piede…), ciò che ciascu-
             no ha “visto” con gli occhi della fantasia e dell’immaginazione durante l’ascolto della
             storia.

              Mettiamo a disposizione dei bambini un certo numero di riviste e facciamo loro ritagliare
             il tipo di calzatura che preferiscono per poi individuarne le caratteristiche e la specifica
             funzione d’uso (ad esempio gli STIVALI tengono il piede e il polpaccio caldo, li riparano
             dalla pioggia e dalla neve; possono essere di gomma, di pelle, di cuoio; vengono indos-
             sati anche dai pescatori e dai vigili del fuoco).


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