Page 8 - DEMO Leggendari romani
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mulio sorrise: era finalmente re di Alba
Longa!
A Con un sospiro di soddisfazione si guardò
intorno, la città era magnifica come nessun’altra; fon-
data tanti anni prima da Ascanio, figlio di quel tale
Enea, eroe troiano sfuggito alla distruzione della città
e approdato sulle coste del Lazio, era cresciuta sino
a diventare ricca e importante: la più importante, in
verità!
Amulio si lisciava la ricca veste:
– Adesso comando io! – pensava, sentendosi sazio
come dopo un banchetto – Tutto quello che il mio
sguardo può abbracciare… ora è mio, tutto mio!
Poco importava se per sedersi sul trono aveva fatto
imprigionare il fratello Numitore, legittimo re della
città; poco importava che avesse chiuso nel tempio
delle sacre vestali la nipote, la giovane Rea Silvia.
L’importante era aver raggiunto l’obiettivo: essere si-
gnore e padrone di Alba Longa.
Aveva liquidato il futuro di Rea Silvia in pochi minuti
e senza ripensamenti:
– È l’unica figlia di mio fratello, – si era detto – se do-
vesse sposarsi e diventare madre i suoi figli avrebbero
il diritto di sedersi sul trono al posto mio.