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Logikè: il timone del pensiero



               Logikè deriva da logos che per i Greci dell’età pre-classica significava quasi esclusivamente
               “espressione”. Ma già in età classica, logikè divenne qualcosa di più: era la capacità di
               organizzare i pensieri – distinguendo ciò che è giusto da ciò che non lo è – di utilizzarli per
               “sbrogliare” situazioni problematiche, per trovare soluzioni a ciò che la vita quotidianamente
               presentava come prova oppure per vincere sfide dialettiche e intellettuali!
               Fin dal suo esordio, la logica si è posta dunque come il mezzo che fornisce all’uomo e
               all’umanità gli strumenti necessari per tenere sotto controllo la rigorosità del pensiero e delle
               catene di pensieri consequenziali: i ragionamenti.
               Per la rigorosità e la tendenza alla costruzione di teorie deduttive, la logica si è presto asso-
               ciata alla matematica e insieme hanno costituito per anni il nucleo della scienza; un nucleo
               nel quale spesso si fondevano.
               Porsi problemi di ordine logico o logico-matematico, organizzarsi per risolverli, vincere la
               sfida per conquistare la soluzione, è quindi vecchia consuetudine delle civiltà occidentali
               o forse, e ancora meglio, è pratica caratteristica di civiltà, come quella occidentale, dove
               l’essere umano ha superato la necessità di provvedere alla sopravvivenza giornaliera e può
               impegnare il meglio delle sue risorse in sfide puramente intellettuali.
               Il passare del tempo e l’evolversi della specie, i mutamenti sociali ed economici nulla hanno
               tolto al piacere del gioco e della sfida; come succede con la competizione sportiva, quella
               intellettuale è viva e vegeta. I migliori cervelli si mettono alla prova, fioriscono tornei di scac-
               chi, olimpiadi della matematica... addirittura negli anni cinquanta “le belle menti” della ma-
               tematica statunitense erano in aperta competizione tra loro e con i matematici russi. Era una
               battaglia fatta di teorie e teoremi, ma pur sempre una battaglia. La grossa novità degli ultimi
               cento anni sta nel fatto che anche le donne sono scese in campo e si sono messe in gioco.
               Oggi come oggi, testare le proprie capacità logiche pare essere di gran moda; dopo l’esplo-
               sione del sudoku, sono fiorite una serie di riviste che propongono sfide logiche, logico-mate-
               matiche, test capaci di misurare le capacità intellettive e di sollecitare le diverse intelligenze. A
               potenziare la proposta concorre egregiamente Internet, che permette la ricerca e l’accesso a
               siti specializzati nei quali la sfida è reale: intelligenza umana contro intelligenza artificiale.










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                                                                      ergo sum!









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