Page 11 - Nonno Fofò 11 - Mitica Grecia capitolo1 - Dedalo e Icaro
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Minosse, che aveva intuito il suo sconcerto, si affrettò
a rassicurarlo:
– Deve essere una costruzione straordinaria per un
prigioniero straordinario.
– Per chi? – aveva chiesto Dedalo.
– Per il Minotauro – aveva sussurrato Minosse.
Dedalo era impallidito. Il Minotauro!
Solo a sentirne il nome i denti battevano e le gambe
tremavano: il Minotauro, quell’essere mostruoso, dal
corpo di uomo e dalla testa di toro, predatore crudele,
goloso di carne umana.
Dedalo era scosso dai brividi. Forse portare il giova-
ne Icaro in quel palazzo non era stata una bella idea.
Minosse non si era scomposto davanti alla paura, evi-
dente, che Dedalo stava provando; per lui il Mino-
tauro non era un orribile mostro, era un problema e
basta.
– Ingegnere, io voglio che tu costruisca una prigione
senza sbarre e senza celle, ma dalla quale il Minotau-
ro non potrà mai uscire. Mai! Hai capito?
Il tarlo della preoccupazione cominciava a rodere nel-
lo stomaco di Dedalo, forse accettare quella chiamata
non era stata una buona idea.
– Padre, cos’hai? – aveva chiesto Icaro davanti al ban-