Page 12 - Nonno Fofò 11 - Mitica Grecia capitolo1 - Dedalo e Icaro
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chetto offerto in loro onore, vedendo che il padre non
riusciva a inghiottire neppure un’oliva, non riusciva a
bere neppure un sorso di vino – Sembri preoccupato.
Il re ti ha chiesto un progetto che temi di non riuscire
a portare a termine?
Dedalo aveva cercato di evitare la domanda del figlio,
poi di rimandarla a un altro momento e infine aveva
dovuto cedere all’insistenza di Icaro:
– Dovrò costruire una prigione per il Minotauro – gli
sussurrò nelle orecchie.
Icaro era sbiancato; anche per lui, come per molti ate-
niesi, bastava la parola per sentire la paura stringergli
la gola e togliergli il respiro.
Ogni anno dalla città di Atene partiva una nave diretta
a Creta con sette bambine e sette bambini, non più
vecchi di dieci anni, che non avrebbero mai più fat-
to ritorno alle loro case. Sarebbero finiti mangiati dal
mostro! La mattina successiva al banchetto Dedalo
affidò Icaro a uno schiavo cretese perché lo portasse a
fare il giro dell’isola e si mise a lavoro.
Era un ottimo architetto, le idee che aveva prendeva-
no forma nei disegni che tracciava prima sulla tavo-
letta di terra morbida e poi sulla pergamena.
– Una prigione senza porte… – andava ripetendo a se