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Attività aggiuntive “Nuovo Gulliver News” – MARZO 2023
5 STORIA
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cito durante i conflitti erano obbligati ad abbandonare i propri campi, che
potevano essere distrutti durante gli scontri e che, in ogni caso, rimane-
vano incolti e non produttivi. Al rientro dalla guerra erano spesso costretti
a vendere le terre ai patrizi che diventarono in questo modo proprietari di
enormi appezzamenti di terreno che presero il nome di latifondi, utiliz-
zati per la coltivazione del grano e per il pascolo, a cui si affiancavano le
villae, proprietà simili ad aziende agricole specializzate nella produ-
zione di prodotti come olio e vino. I contadini si riversarono così in città
in cerca di occupazione, spesso difficile da trovare in quanto molti la-
vori erano svolti dagli schiavi. La plebe romana andò incontro a una vera
e propria crisi. In questo contesto emergono le figure di Tiberio e Gaio
Gracco. Nel 133 a.C. Tiberio Gracco fu eletto tribuno della plebe e propose
una riforma agraria che prevedeva la ridistribuzione delle terre dell’ager
publicus ai piccoli proprietari terrieri e la limitazione della quantità di ter-
reni che un proprietario poteva possedere. Egli riuscì a fare approvare que-
sta legge, ma fu ucciso. Nel 123 a.C. venne eletto tribuno della plebe il
fratello Gaio che portò avanti il progetto di Tiberio proponendo di nuovo,
tra le altre cose, la ridistribuzione delle terre alla popolazione. Anche Gaio,
però, fu ostacolato dai patrizi e decise infine di togliersi la vita.
(rid. e ad. da fonti varie)
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