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2 ª Accoglienza
tappeto e lasciamoli commentare la anno”. Ogni volta che viene nominato racconto, invitiamo gli alunni a se-
stranezza delle case raffigurate; at- un nuovo personaggio avviciniamoci dersi ai propri posti e, facendo rife-
tiriamo ulteriormente la loro atten- alla casa in cui abita e apriamo la fi- rimento alle case buffe della storia,
zione dicendo che racconteremo una nestra per rivelarlo ai bambini. consegniamo a ciascuno un carton-
storia che inizia proprio nella prima, cino in formato A4 e una copia del
al civico 3. A questo punto, diamo CASE… A PEZZI tangram della figura n. 3 per poterne
avvio alla narrazione leggendo la Arte e Immagine, Matematica realizzare delle altre.
prima parte della storia “Un nuovo Dopo aver letto la prima parte del
FIGURA n. 3
Un nuovo anno
(Prima parte)
Cinque minuti… TIC TAC TIC TAC. Quattro minuti… TIC TAC TIC TAC. Al civico 3 di via
Delle Case Strane, Marco, che si era svegliato qualche minuto prima del solito, guar-
dava le lancette della sveglia che stava per suonare, mancava poco… Se ne stava nel
letto ancora insonnolito, pregustando già la colazione che, come tutte le mattine, lo
attendeva di sotto, quando d’un tratto… DRIIIIIINNNNN! trillò la sveglia, che Marco
prontamente aveva spento. Si era alzato e velocissimo si era infilato la maglietta, i
jeans, i calzini, le scarpe e poi via giù per le scale, direzione cucina.
«Non correreeeee!» La mamma aveva sentito Marco catapultarsi al piano di sotto ed
era partita con la solita raccomandazione. In un batter d’occhio Marco era seduto da-
vanti al suo bicchiere di succo di frutta, super entusiasta per il primo giorno di scuola! Chiediamo ai bambini di incollare la
Mentre masticava una brioche alla crema, ripensava allegramente all’estate appena figura sul cartoncino per rinforzarla
trascorsa, a tutti i giochi che aveva fatto e anche alla gara di cavalli a cui aveva assi- e di colorare le parti che la compon-
stito con suo nonno il giorno prima.
Nel frattempo nella casa a fianco, al civico 4, un profumo di cioccolata calda e di ciam- gono secondo le indicazioni che for-
bellone appena sfornato accoglieva in cucina la piccola Milena. Due occhioni grandi niremo:
e neri, capelli ricci e dispettosi che incorniciavano un sorriso irresistibile e simpatico. 3 Colorate i due triangoli grandi uno
«Milena, stamattina ho preparato una squisita colazione per darti la carica, dato che di blu e l’altro di rosso.
è il primo giorno di scuola» le disse la mamma. Per un attimo il volto della bambina 3 Colorate i due triangoli piccoli uno
si oscurò: «Io sono Milly, non chiamarmi Milena, lo sai che non mi piace!». La mamma di arancione e l’altro di rosa.
sapeva molto bene perché Milena voleva essere chiamata Milly e questa storia non le
piaceva per niente: «Non farti intimidire da quei prepotenti! Oggi è il primo giorno di 3 Colorate il triangolo rimanente di
scuola e li rivedrai, ma tu non pensarci. Ti chiamino pure “Milena balena”, per te non verde.
è altro che un complimento! Se le balene sono i tuoi animali preferiti e hai tutti gli og- 3 Colorate il quadrato di viola.
getti scolastici che le raffigurano, cosa ci trovano loro da ridacchiare?». 3 Colorate la figura che resta di giallo.
Mentre Milena mangiava con un po’ di preoccupazione pensando ai compagni che Infine, facciamo ritagliare i pezzi se-
a scuola la prendevano in giro per via della sua passione per le balene, nella casa in guendo le linee e invitiamo gli alunni
fondo alla via, al civico 5, tra Luca e sua madre si ripetevano come ogni mattina le so- a colorarli anche sul retro.
lite domande a cui facevano eco le solite risposte. «Luca, vuoi che ti prepari un panino
per colazione?» «No!» «Allora vuoi una tazza di tè con i biscotti?» «No!» «Ultima pro- Una volta ricavate tutte le parti del
posta: latte con i cereali?» «No, no e ancora no!» tangram, esortiamo i bambini ad acco-
Luca era conosciuto da tutti come il Signor No, perché la sua prima risposta era sem- starle per ottenere, quindi, delle case.
pre e solo un grande e sonoro NO! Poi quella mattina non voleva mangiare nemmeno Incoraggiamoli a far lavorare l’imma-
un boccone: era il primo giorno di scuola e aveva un po’ di agitazione. Ma quando, ginazione, così da realizzare degli edi-
uscito di casa con lo zaino in spalla, aveva visto in fondo a via Delle Case Strane i suoi fici strambi come quelli in cui abitano
amici Milena e Marco, la sua bocca si era allargata in un sorriso. Così, insieme, si di-
ressero verso la scuola. Milena, Luca e Marco.
Possiamo anche fornir loro dei mo-
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