Page 9 - DEMO Capriccio e la banda dei cani scatenati
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“Come vuoi…”, si arrese alla fine l’uomo e uscì di
casa per andare al lavoro.
Capriccio aveva ascoltato tutta la conversazione e
aveva subito capito che la portinaia e suo marito sta-
vano parlando di Pallina, la cagnolina che qualche
anno prima Nicolino, loro figlio, si era fatto compra-
re per avere un po’ di compagnia. Ora Nicolino era
e in effetti non lo si vedeva più giocare
con Pallina. Ma possibile che la portinaia avesse de-
ciso davvero di abbandonare la cagnetta? E poi cosa
significava la parola abbattere? Lui non l’aveva mai
sentita ma aveva un suono decisamente sinistro.
Adesso doveva correre a scuola senza perdere altro
tempo… ma poi avrebbe senz’altro chiarito la faccen-
da.
Inforcò la bicicletta e… ! Dopo nemmeno dieci
minuti era davanti al portone della scuola.
Fausto il bidello stava già per chiuderlo quando lo
vide e bisbigliò: “Dai Capriccio svelto... che anche
oggi faccio finta di non averti visto…”.
Fausto aveva ricevuto ordini tassativi dal diretto-
re della scuola, il signor Bonetti: “Mi raccomando,
ogni alunno che tardi anche solo di un minuto deve
essere accompagnato immediatamente in direzione!