Page 10 - DEMO Capriccio e la banda dei cani scatenati
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            Nessuna eccezione... capito?”.
            Fausto aveva capito molto bene ma non riusciva pro-

            prio a mettere nei guai uno dei bambini della sua scuo-
            la… era più forte di lui… se lo immaginava mortifi-

            cato e                   davanti a quell’
            burbero e severo che era il signor Bonetti e tutto ciò

            che riusciva a dire era: “Dai corri… che faccio finta
            di non averti visto!”.

            Capriccio si diresse verso le scale e, facendo i gradini
            due a due, si ritrovò in un batter d’occhio davanti alla

            sua aula e… che meraviglia! Non udì affatto la voce
            monotona  della  maestra  che  faceva  l’appello…  ma

            solo quella squillante dei suoi compagni che chiac-
            chieravano  e  ridevano!  Cosa  poteva  essere  succes-

            so?… Ma certo! La maestra doveva essere ammalata
            e la supplente tardava ad arrivare!

            Riuscì a sedersi al suo banco             proprio nel mo-
            mento esatto in cui faceva il suo ingresso minaccioso

            il direttore Bonetti!
            “Bambini buongiorno… come avrete capito, oggi la

            vostra maestra sarà assente… e, dal momento che non
            siamo riusciti a rintracciare una supplente subito di-

            sponibile, ho il piacere di annunciarvi che per oggi
            sarò io il vostro insegnante!”
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