Competenze e valutazione nella scuola del curricolo
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Il limite maggiore della valutazione tradizionale consiste nel
fatto che essa nasconde e tradisce gli aspetti essenziali e pre-
gnanti del processo di formazione e che, in una prospettiva a
lungo termine, giocano un ruolo importante nella costruzione di
persone competenti. Infatti, valutando, unicamente, ciò che un
ragazzo “sa”, si controlla e si verifica la “riproduzione” ma non
la “costruzione” e lo “sviluppo” della conoscenza e neppure la
“capacità di applicazione reale” della conoscenza posseduta (cfr.
M. Comoglio).
Occorre, allora, riuscire ad esprimere un giudizio più ampio ed
esaustivo dell’apprendimento valutando la capacità :
di pensiero critico;
di soluzione dei problemi;
di metacognizione;
di efficienza nelle prove;
di lavoro in gruppo;
di ragionamento e di apprendimento permanente.
In questa prospettiva si inseriscono gli aspetti legati alla valu-
tazione di sistema e di come e quanto la scuola, come organiz-
zazione intenzionalmente preposta, garantisca qualità all’inte-
ro processo.
Una qualità da ricercare affinché si possa vincere la sfida indi-
cata nel “Memorandum dell’Unione Europea sull’istruzione e la
formazione lungo tutto l’arco della vita” del 30 ottobre 2000.
La sfida del futuro è quella di valorizzare, riconoscere ed anche
certificare, gli apprendimenti non formali ed informali ed integrar-
li con l’apprendimento formale. Istruzione e formazione permanen-
te devono essere in grado di valorizzare tutte le competenze dei sog-
getti, indipendentemente dalle modalità di acquisizione.”
Fermarsi su questo argomento è estremamente importante in quan-
to l’idea stessa di valutazione, come l’abbiamo studiata e approfon-
dita negli ultimi anni potrebbe subire notevoli trasformazioni.
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