Page 12 - DEMO Diario di scuola
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collega.
Sì, certo, le cose sono cambiate per fortuna, le aspiranti
supplenti non hanno più diritto a scegliere trenta circoli
didattici o istituti comprensivi dove presentare la domanda.
Siamo scesi a venti.
Cribbio! Che cambiamento!
Ne deduco che anche per quest’anno si dovrà accendere
un cero alla Madonna se in caso di malattia di un collega
si riuscirà ad avere un supplente e anche per quest’anno la
segreteria dilapiderà un patrimonio in telefonate, da telefono
fisso a cellulari poi, per chiamare tutte le aspiranti supplenti.
Il dirigente scolastico si volta verso il mio gruppo e con
uno sguardo gela quel minimo di entusiasmo che abbiamo
provato nel rivederci:
– A proposito, ho bisogno di dire due parole a voi del plesso
di **. In quinta abbiamo iscritto un bambino nuovo che viene
dall’Asia – la collega di quinta annuisce, poi quando realizza
che dovrà lavorare per tutto l’anno scolastico con ventisei
alunni, quattro dei quali extracomunitari, uno diversamente
abile e un certo numero, fisiologico, di bisognosi di aiuti e
sollecitazioni... ecco, quando realizza tutto ciò… mi frana
letteralmente sulla spalla destra.
– Parla già qualcosa di italiano – chiede in un sussurro.
– Non credo proprio – risponde secco il dirigente – È arrivato
la scorsa settimana dal Paese d’origine… mi raccomando non
cominci a chiedermi ore di compresenza in più o mediatori
linguistici, qui non siamo al supermercato per la spesa,
l’importante è che il bambino socializzi, l’apprendimento lo
vedremo in un secondo momento – pausa di silenzio.
– E voi signore – dice poi rivolgendosi alle due insegnanti
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