Page 8 - DEMO Diario di scuola
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siamo  stati  studenti,  qualcuno  è  docente  e  parecchi  sono
            genitori di studenti ergo… tutti hanno la propria da dire e di
            solito non si tratta di zucchero e miele... semmai di limone
            e fiele!
            La gente, “l’opinione pubblica”, associa il sostantivo scuola
            ai seguenti aggettivi: inadeguata, caotica, precaria, vecchia.
            Negli ultimi tempi anche l’aggettivo “pericolosa” ha scalato i
            primi posti della classifica.
            Aggettivi de-qualificativi insomma, che riescono però a dare
            l’idea del groviglio di problemi e contraddizioni del sistema
            scuola.
            Mi sono stancata di dirmi che la scuola riflette la società,
            che  mai  era  successo  nella  storia  che  la  realtà  cambiasse
            tanto  profondamente  e  in  tempi  così  brevi;  siccome  io  la
            scuola la vivo ogni giorno, fa parte della mia realtà, me ne
            sento  travolta  e  l’avvicinarsi  di  un  nuovo  anno  scolastico
            mi  sconcerta.  Persino  la  scenografia  di  contorno  mi  crea
            fastidio. I supermercati sono già in piena attività a metà luglio,
            propongono zaini e diari, pacchi di quaderni, matite colorate,
            album, insomma il meglio del meglio del corredo scolastico,
            quel corredo che pare essere diventato ormai l’unico dovere
            delle famiglie verso il lavoro scolastico.
            Così  quando  suona  la  sveglia  un  pensiero  molesto  mi  fa
            spalancare  gli  occhi  di  colpo:  primo  settembre,  la  giostra
            riparte, il giro riprende, la scuola ricomincia. Aiuto!!
            Questa  mattina  c’è  il  primo  collegio  docenti,  quello  che
            apre l’anno scolastico; sono combattuta, molto combattuta.
            Da  una  parte  rivedo  volentieri  le  colleghe  alle  quali  sono
            legata  da  anni  di  lavoro  comune,  dall’altra  avrei  voglia  di
            tornarmene a letto, di scendere dalla giostra perché ormai ho



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