Page 7 - DEMO Serafino, bambino maialino
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no. Quanti animali! Pulcini, caprette, za una calda coperta e un morbido
mucche, agnellini, cavalli e… maiali. cuscino. Il momento del pranzo poi era
Serafino li osservò tutti con attenzione davvero terribile perché non esistevano
e si soffermò sui maialini. Mentre era posate, piatti, bicchieri o tovaglioli, ma
intento a guardarli, non si sa come, non si mangiava tutti insieme in un unico
si sa perché, perse di vista i genitori e contenitore, affondando la bocca in un
si ritrovò solo tra un mare di gente che cibo nauseante e disgustoso, che piaceva
andava e veniva. Fu preso dal panico e tanto ai maiali, ma ai bambini davvero
iniziò a piangere disperato. no! L’acqua da bere non era mai limpida
“Che ci fa un maialino fuori dal recinto?” e trasparente e i musi di tutti i maialini
Fece giusto in tempo ad ascoltare questa finivano, insieme alla sua bocca, in una
frase che sentì due grosse mani afferrarlo ciotola comune.
e scaraventarlo nel recinto insieme agli Ma ciò che faceva soffrire di più Se-
altri maiali. L’avevano forse scambiato rafino era la staccionata di legno che
per un maialino? Ma non era possibile! delimitava il porcile e lo rendeva simile
Non si erano accorti che si muoveva, a una prigione. Rimaneva tutto il giorno
camminava e parlava come un bambino fermo e immobile in un angolo senza
e non come un maialino? Furono inutili amici, senza giochi, senza libri. Aveva
pianti e suppliche. tentato ripetutamente di comunicare
Dopo un po’ venne caricato su un camion, con i maiali ma, alle sue domande e alle
insieme agli altri animali e portato ad cose che diceva, loro rispondevano con
una fattoria vicina. Il viaggio fu piuttosto un verso che usciva per metà dalla gola
breve e, appena arrivato, fu messo in un e per metà dal naso.
piccolo porcile insieme agli altri maiali. Ripensò alla sua casa sempre pulita e in
“Io sono un bambino e non un maialino!” perfetto ordine. Fu allora che accadde
gridò a squarciagola “e non potete rin- una cosa che non era mai successa pri-
chiudermi in un porcile!” In realtà non ma: gli venne voglia di scivolare in una
c’era una grande differenza tra lui e i vasca piena di acqua pulita e profumata
maiali anzi, i maiali sembravano avere e di fare un lungo e rilassante bagno fra
un aspetto più curato del suo. bollicine di sapone e di shampoo. Non ne
TRACCIA Non gli rimase altro da fare che adattarsi poteva più di tanta sporcizia e cattivo
3 alla situazione, imparando a mangiare odore e cominciò ad apprezzare il valore
le ghiande che poi gli facevano venire il della pulizia e dell’igiene. Pensò anche al
mal di pancia e scivolando di continuo papà e alla mamma che non sapevano
su cacca e fango. Non era certo piacevole più nulla di lui. Intanto i genitori, di-
andare a dormire sulla paglia sempre sperati, non facevano altro che cercarlo
bagnata e infangata, né stendersi sen- dappertutto. Chiedevano notizie a tutti
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