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Scienze
tocco è …”, ecc.). Quindi, focalizziamo l’attenzione degli alunni
sul fatto che tutti i ricordi inviati da Spacey possono essere toccati,
annusati, fanno suoni o rumori e occupano uno spazio, e diciamo
che le cose che hanno queste caratteristiche si chiamano oggetti.
FASE dello SVILUPPO
Facciamo ordine!
Riposizioniamo gli elementi sulla cattedra e proponiamo il gioco
“Indovina l’oggetto”: un alunno uscirà dall’aula e gli altri sceglie-
ranno un elemento che il compagno, una volta rientrato, dovrà in-
dovinare ponendo delle domande sulle sue proprietà (ad esempio,
“Di che colore è?”, “È morbido?”, “Si piega?”, ecc.).
Prevediamo diverse manche di gioco, per fare in modo che tutti
i bambini provino a indovinare un oggetto; chiediamo agli alunni
di disegnare di volta in volta, sul quaderno, gli elementi miste-
riosi e di scrivere accanto a ciascuno le proprietà individuate
(possiamo anche trascriverle su un cartellone illustrato da ap-
pendere in aula).
Quest’attività è utile sia al bambino che ha il compito di indovi-
nare poiché dovrà ogni volta associare le caratteristiche all’og-
getto giusto, sia ai compagni che dovranno fornire indizi il più
possibile precisi.
In seguito, ricordiamo agli alunni che Spacey ci ha chiesto di riordi-
nare la sua collezione e sollecitiamoli a suggerire dei criteri secondo
cui sistemarla; facciamo emergere l’idea di raggrupparli sulla base
delle proprietà che abbiamo individuato (ad esempio, la forma, il
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