Page 4 - Nuovo Gulliver News Settembre 2024 - Editoriale, Rubriche e cultura professionale
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lo sguardo pedagogico









                             Leggere in profondità




                                per trovare il senso









                                                             vita davanti. Ma che cosa avrà desiderato veramente co-
                                                             municarci?
                     di Italo FIORIN                         Un’altra passeggiata, nella città vecchia di Valencia, in Spa-
                     Pedagogista                             gna, nel quartiere del Carmen, mi fa sostare davanti a un
                                                             murale che mi colpisce particolarmente. Vi è ritratta una
                                                             giovane ragazza che dice “Noi abbiamo tutto quello che
          siste lo sguardo pedagogico? Se sì, in cosa consiste?   desideriamo, ma non ciò di cui abbiamo bisogno”. Di che
       EChe cosa guarda?                                     cosa hanno bisogno i ragazzi e le ragazze?
       La pedagogia è la scienza che si occupa di riflettere sull’e-  Un aiuto a comprendere il grido di aiuto ci viene da Bruno
       ducazione, un po’ come lo specchio che consente, a chi vi   Bettelheim, psicoanalista austriaco sopravvissuto all’Olo-
       si riflette, di guardarsi con attenzione, di conoscersi meglio.   causto, quando ci ricorda che:
       L’educazione è l’esperienza che si genera quando, intenzio-  il più grande bisogno di ogni persona,
       nalmente o, perfino, inconsapevolmente, si agisce in modo   ˮ  quale che sia la sua età, è di trovare
       da influire sullo sviluppo della persona. Quando l’azione è      il significato della propria vita.
       intenzionale, come nel caso del genitore che vuole aiutare                                      ˮ
       il figlio a diventare autonomo o dell’insegnante che vuole   Lo sa bene il padre di Reuven, personaggio del romanzo di
       aiutare l’allievo ad apprendere e sviluppare competenze, la   Chaim Potok Danny l’eletto, quando cerca di spiegare al fi-
       relazione educativa è visibile e questo aiuta a interrogarsi   glio il perché, lui ormai anziano, ancora si dia da fare per
       sulla sua qualità, ma per farlo c’è bisogno di andare oltre   gli altri, mentre avrebbe tutte le ragioni e il diritto al meri-
       l’evidenza, è richiesto uno sguardo che porti in profondità.   tato riposo a cui il giovane lo invita: «Gli esseri umani non
       Lo sguardo pedagogico è ancor più necessario quando l’a-  vivono in perpetuo, Reuven. Viviamo meno di quanto dura
       zione esercitata è invisibile e manca di una esplicita inten-  un batter d’occhio, se si commisura la nostra vita all’eter-
       zionalità. La realtà intorno a noi è intessuta di elementi che   nità. Può quindi essere lecito chiedersi qual è il valore della
       ci interrogano, di segni che lo sguardo pedagogico sa leg-  vita umana […]. Reuven, ho imparato molto tempo fa che
       gere. Esso nasce quando ci si lascia interrogare, e ci aiuta a   un batter d’occhio è nulla di per se stesso. Ma l’occhio che
       scendere sotto la superficie del visibile per cogliere il con-  batte, quello sì che è qualcosa. Lo spazio di una vita è nulla.
       tenuto profondo dei segnali che abbiamo intercettato.   Ma l’uomo che la vive, lui sì che è qualcosa. Lui può colmare
       Spesso a parlare sono i muri, sui quali ragazzi sconosciuti   di significato questo spazio minuscolo, cosicché la sua qua-
       lasciano messaggi in cerca di qualcuno che li raccolga, muri   lità sia incommensurabile, sebbene la quantità possa essere
       che parlano a chi li sa ascoltare.                    irrilevante. Comprendi quel che dico? L’uomo deve colmare
       Passeggiando nel periodo della pandemia ho visto sul muro   la sua vita di significato, il significato non viene attribuito au-
       di una scuola la scritta “La vita non serve a niente”. L’avrà   tomaticamente alla vita».
       tracciata, mi immagino, un ragazzo o una ragazza, forse   Educare è, prima di ogni altra cosa, aiutare i bambini, i ra-
       uno studente di quella scuola. È un messaggio drammatico,   gazzi, gli adolescenti a trovare il senso della loro esperienza,
       specie se a lanciarlo è una giovane persona che ha tutta la   che significa anche attribuire valore al loro stare al mondo.



           4       NUOVO        NEWS n. 251 settembre 2024
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