Page 17 - DEMO Un mondo di parole classe 2
P. 17

Kipling inserisce una serie di giochi per attivare le capacità sensoriali del protago-
                nista. Famoso è il gioco delle gemme.

                Ogni mattina Kim vi giocava per esercitare lo spirito di osservazione e di attenzio-
                ne: si disponevano sul tavolo un certo numero di pietre colorate e, dopo qualche
                minuto di osservazione, venivano coperte. Kim doveva dire qual era la loro dispo-
                sizione, il loro colore, la loro grandezza e la loro forma.
                In breve tempo divenne espertissimo nell’osservazione delle cose.

                I due giochi suggeriti dalla scheda riguardano l’udito: il primo consiste nel rico-
                noscimento del timbro delle voci dei compagni, il secondo nel riconoscimento di
                suoni e rumori prodotti da oggetti diversi.

                Altre attività relative al recupero dell’ascolto e del silenzio si possono “inventare”
                anche durante le normali attività didattiche: si invitano i bambini a restare in silen-
                zio e a captare quanti più suoni e rumori giungono dalla finestra aperta, dal corri-
                doio, dalle aule vicine, dal cortile...
                Si può effettuare un’uscita per andare a registrare suoni e rumori del mercatino

                vicino alla scuola, della strada, del supermercato, per riascoltare, analizzare e clas-
                sificare il tutto in classe.
                Si possono registrare suoni della natura in un parco: cinguettare degli uccelli, scro-

                sciare dell’acqua di una fontana, abbaiare di un cane...
                educare all’ascolto si può, con un pizzico di perseveranza e di impegno da parte
                dei grandi.



                1.1.3 ATTIvITà COnnEssE ALL’AsCOLTO DI RACCOnTI
                La lettura eseguita dai grandi esercita sempre un fascino speciale sui piccoli; infatti
                è risaputo che, sin dalla più tenera infanzia, i bambini si dilettano ad ascoltare i
                grandi che narrano – o leggono – fiabe, storie, cantilene e filastrocche.

                Tanto più il narratore è abile, tanto più l’ascolto è garantito.
                Per questo motivo, all’insegnante si richiedono abilità particolari nel leggere o nar-
                rare: voce chiara e suadente, toni alternati secondo le circostanze richieste dalla
                vicenda, pause che sollecitano l’attenzione nei momenti cruciali, atteggiamenti del
                viso e dello sguardo, gestualità non esagerata ma ammiccante...

                Insomma tutti quegli escamotage che rendono piacevole e interessante l’ascolto.
                Importante è anche la scelta dei testi che spazia da brevi favole e raccontini a quelli
                più lunghi la cui trama si svolge in più “puntate”, a patto che ogni parte dell’av-

                ventura non termini senza che si possa intuire o prevedere un possibile risvolto
                positivo o una inattesa complicazione.
                In altri termini deve rimanere vivo il desiderio di sapere “come va a finire”.
                Le schede laboratorio presentano una serie di racconti, favole e storie adatte alla
                lettura eseguita dall’insegnante.


                                                                                                           19
   12   13   14   15   16   17   18   19   20   21   22