Page 13 - DEMO Un mondo di parole classe 2
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l i ascoltare
capitolo 1
ot l’eVoluZione del linGuaGGio:
l’uomo primitiVo e la parola
a L’evoluzione del linguaggio, il passaggio dai suoni gutturali alla formu-
lazione di parole e frasi, è avvenuta secondo gli studiosi circa 40.000
anni fa e coinciderebbe con l’apparizione dell’homo sapiens.
h Tuttavia, poiché non è possibile reperire nessun “resto fossile” rela-
tivo al linguaggio, è molto difficile, per non dire impossibile, datare il
tempo in cui i nostri lontani antenati hanno cominciato a esprimersi
con suoni articolati e complessi. Considerato che la comparsa dei
primi ominidi risale a qualche milione di anni or sono, si può comun-
fenomeno relativamente giovane. Lo straordinario di questa evoluzio-
p genere umano. Nel cervello dei primati non esistono le due aree che
N que tranquillamente affermare che l’evoluzione del linguaggio è un
ne è che emettere suoni articolati è una caratteristica propria del
nell’uomo sono la sede del linguaggio: l’area di Broca – nella corteccia
frontale sinistra – preposta alla produzione del linguaggio, e l’area di
Wernicke – nel lobo temporale sinistro – preposta alla sua ideazione.
C’è infine una caratteristica fisiologica che ha consentito all’uomo di
parlare ed è la particolare conformazione della faringe, che fa da cas-
f sentono la modulazione dei suoni, anche grazie all’aiuto della lingua,
sa di risonanza, e della laringe e delle corde vocali, le cui vibrazioni con-
del palato, dei denti e delle labbra. Non è un caso che i fonemi della
z nostra lingua si distinguono in palatali (CI-CE-GI-GE-GL-GN-sC), labiali
(P-B-M), dentali (T-D-N-s-Z), velari (GA-GO-GU-CA-CO-CU-GhI-GhE-ChI-
i ChE), labiodentali (F-V), linguali (L-R) a seconda del punto di chiusura
dell’apparato vocale durante la loro emissione.
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