Page 21 - Nonno Fofò 11 - Mitica Grecia capitolo1 - Dedalo e Icaro
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fuggire e tu dovrai muoverle con sicurezza e abilità.
– Sosterranno il mio peso?
– Certo Icaro, ho fatto tutti i calcoli necessari.
– Allora andrà tutto bene.
– Non avrai paura una volta che i tuoi piedi non toc-
cheranno più terra?
– Non lo so padre, non credo. Ma anche se ne avessi,
saprò vincerla pur di andarmene da qui.
– Bravo figliolo, ricordati che quando saremo in cie-
lo dovremo sfruttare i venti, andare in alto, ma non
troppo vicino al sole, a Febo Apollo. Dovrai muovere
le braccia lentamente, su e giù, senza mai fermarti,
guardare avanti e respirare con regolarità. E se anche
ti pruderà il naso...
– …non te lo dovrai grattare! – aveva ridacchiato Ica-
ro che si era sentito dire quelle stesse parole un’infi-
nità di volte.
– Non è un gioco figlio mio, è una fuga, un’evasio-
ne. Devi essere serio. Adesso esercitati con le ali, non
avrai molto tempo. Appena il mare sarà calmo e il ven-
to leggero... allora voleremo.
Non avrebbe dovuto aspettare tanto, solo qualche gior-
no. Un mattino, prima ancora che il sole spazzasse via
del tutto il buio, Dedalo aveva svegliato il figlio: