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5 ª Storia

anche grazie a una tattica militare chiamata “testuggine”. Invitiamo

i ragazzi a ipotizzare in cosa poteva consistere questa tattica e,

dopo aver accolto le idee, scopriamo di cosa si tratta mostrando

il video reperibile al link https://youtu.be/EKle-6MHbMM (dal mi-

nuto 2:09 al minuto 4:13). Dopodiché, avviamo una conversazione

per individuare i punti di forza e di debolezza della testuggine.

Per quanto riguarda i primi, era solida, compatta, sicura e molto

potente (tanto che si facevano camminare sugli scudi persone e

piccole macchine d’assedio per testarne la stabilità); era versatile,

infatti i soldati potevano disporsi a testuggine anche stando ingi-

nocchiati, rendendo la formazione più alta o più bassa a seconda

delle necessità. Per quanto riguarda i secondi, era necessaria una

grande coordinazione tra gli uomini; si trattava di una formazione

“lenta” in quanto i soldati così ammassati non potevano correre.

La testuggine veniva usata soprattutto per gli assedi, perché per-

metteva all’esercito di avvicinarsi alle mura nemiche resistendo ai

proiettili che gli venivano lanciati contro, ma anche come tecnica

di difesa estrema quando era accerchiato.

Le guerre di conquista

Comunichiamo alla classe che durante il periodo repubblicano

Roma fu impegnata in una serie di guerre di conquista e facciamo

leggere il testo della figura n. 3.

Al termine, distribuiamo un’attività legata al brano letto, scarica-

bile dal sito (clicca qui per vederne l’anteprima).

Consegniamo poi la scheda n. 1.

4 NUOVO NEWS n. 239 marzo 2023