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1 ª Italiano

FASE dell’ATTIVAZIONE

A sbagliar accento

Accogliamo i bambini parlando in modo strano, ovvero pronun-

ciando tutte le parole con l’accento tonico sull’ultima vocale:

“Buongiornò bambinì comè statè?”. Alle loro domande rispon-
diamo: “Provatè a parlarè comè mè”. Continuiamo dicendo: “Fac-

ciamò l’appellò”.

Quindi, durante l’appello, pronunciamo anche i loro nomi allo

stesso modo invitandoli a rispondere “Presentè”. Poi torniamo

a parlare normalmente e chiediamo ai bambini che cosa c’era di

strano nel nostro modo di pronunciare le parole.

FASE dello SVILUPPO

Un segno particolare

Diciamo alla classe che la pronuncia delle parole è importante

perché solo se è corretta queste hanno un senso; molte di esse le

conosciamo da sempre, pertanto le pronunciamo mettendo “in

risalto” la parte corretta. Facciamo degli esempi, sottolineando

con la voce la sillaba su cui cade l’accento, ad esempio “miNÈs-

tra”, “ÀLbero”, “canZÒne”, ecc. e ripetiamo le stesse con l’ac-

cento sbagliato per far comprendere l’errore. Facendo riferimento

alle parole pronunciate correttamente diciamo che sulle parti in

cui abbiamo dato una cadenza maggiore cade l’accento, che sta

sempre su una vocale. Chiediamo:

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