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Musica D’INGRESSO 2ª-5ª
PROVE
di Simona Simona FASSINI FAZIOFASSINI FAZIO
CLASSI 2ª-3ª versi la prova relativa al canto in terlo per brevi frammenti dopo di noi.
Distribuiamo ai bambini gli strumen- coro: suddividiamola in quattro fasi, In questo modo, rileviamo se gli alunni
tini musicali didattici in modo casuale. per una durata non superiore ai dieci incontrano difficoltà nella memoriz-
Ottenuto il silenzio, diciamo che do- minuti ciascuna. Invitiamo gli alunni zazione di brevi sezioni del testo di
vranno suonare soltanto gli strumenti a cantare sempre in piedi, facendoli un canto, se riescono a riprodurne la
che nomineremo di volta in volta. Non disporre in semicerchio di fronte a melodia e se, pian piano, l’apprendi-
forniamo suggerimenti, né correg- noi. mento della sezione del brano risulta
giamo gli errori. Diamo nel momento compiuto.
che preferiamo l’indicazione “Tutti!” Prima fase – Stabilito di comune ac-
per far suonare tutti gli strumenti in- cordo un canto noto al gruppo classe, Quarta fase – Consegnato preliminar-
sieme. Chiudiamo ogni intervento con invitiamo il coro a intonarlo. Osser- mente il testo del canto agli alunni,
un gesto per ottenere il silenzio prima vando i ragazzi annotiamo: proponiamo l’apprendimento di una
della sonorizzazione successiva. Ogni 3 chi resta muto (così da poterne chie- sezione ancora non affrontata, per os-
tanto chiamiamo un bambino a turno dere successivamente la ragione servare come si modificano le tecniche
e invitiamolo a prendere un altro stru- prendendo in disparte l’interessato); di memorizzazione del testo e della
mento nominandolo. Dedichiamo a 3 chi respira fuori sincrono rispetto al melodia, nonché l’apprendimento
questa attività dieci minuti circa. Os- resto del coro (spezzando la conti- generale del brano, parole alla mano.
serviamo e annotiamo se gli alunni: nuità);
3 conoscono il nome dello strumento 3 chi modula a fatica la voce. Per lo svolgimento di queste attività
che è stato affidato loro. In caso dobbiamo tenere presente che:
contrario, suoneranno solo dopo Seconda fase – Sul modello di quanto 3 se qualche alunno non ha condi-
aver osservato il comportamento già sperimentato, riproponiamo il viso il repertorio comune al gruppo
dei compagni oppure quando non canto corale di un brano già noto al classe perché, ad esempio, è entrato
tocca a loro; gruppo, questa volta consegnandone a farvi parte tardivamente, potrebbe
3 impugnano e manipolano corretta- preventivamente il testo agli interpreti. rendersi necessario proporgli di in-
mente lo strumento, ottenendo un Nelle nostre osservazioni annotiamo dividuare un diverso brano a lui gra-
suono gradevole; se ci sono o meno differenze rispetto dito, da eseguire insieme a un più
3 rispettano i silenzi; alla precedente fase. ristretto numero di compagni, con
3 partecipano attivamente alle brevi i quali potrebbe averlo condiviso;
sonorizzazioni d’insieme. Terza fase – Facciamo apprendere al 3 per la terza e la quarta fase è me-
coro una porzione compiuta di un glio presentare al gruppo classe un
CLASSI 4ª-5ª nuovo canto, ad esempio una strofa o brano sul quale noi ci sentiamo
Proponiamo ai ragazzi in giorni di- il ritornello, invitando i ragazzi a ripe- particolarmente sicuri, così da non
mostrare incertezze nel momento in
cui ne eseguiamo i frammenti per
farlo apprendere ai bambini;
3 non dobbiamo preoccuparci né
delle conoscenze musicali pre-
gresse né dell’intonazione dei ra-
gazzi: l’obiettivo finale è osservare
se partecipano al coro di classe e
quale modalità di apprendimento
del canto prediligono.
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