Page 16 - Nuovo Gulliver News Marzo 2022 - Rivista
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il gioco si configura sin dall’inizio come uno spazio di re-
          lazione con i pari, come è naturale che sia. Anche i com-
          pagni che collaborano nel gioco vanno sostenuti, supervi-
          sionati e gratificati perché sono i nostri più preziosi alleati.
          È molto importante accompagnare l’interazione ludica
          con la verbalizzazione, descrivendo quello che si fa men-
          tre si lavora con il bambino («Fai come me: adesso pren-
          diamo il cubo rosso, lo mettiamo qui, prendiamo il cubo
          giallo, lo mettiamo sopra, facciamo una torre! Mettiamo
          un altro cubo», ecc.) e motivandolo con le parole e con
          il tono di voce. L’obiettivo finale è che il bambino diventi
          capace di svolgere da solo l’intera sequenza di azioni
          sulla base di una sollecitazione verbale (ad esempio, «Fai
          la torre con i cubi»), senza più la necessità di un modello.
          Il gioco dei cubi si presta a molte combinazioni e sviluppi:
          si può mettere un pupazzetto sotto il ponte, un animaletto
          sopra una torre, inserire delle figurine o delle foto per co-
          struire scenari, ecc.
          A partire da questa prima attività si può successivamente
          passare a insegnare a giocare con giocattoli semplici,
          come ad esempio le bambole. Anche in questo caso, do-
          vendo inizialmente ricorrere all’imitazione, è necessario                                         © Freepik.com
          disporre di giocattoli in numero doppio. L’insegnante-mo-
          dello prende la bambola e sollecita il bambino a fare al-  gradualmente fino ad arrivare al momento in cui il bam-
          trettanto, chiedendogli poi di imitare azioni quali cullare   bino sarà in grado di giocare da solo con i suoi giocattoli.
          la bambola tra le braccia, accarezzarla, metterla a nanna,   Come già proposto per il gioco con i cubi, quando avrà
          coprirla con una coperta, darle la pappa, ecc.; anche in   imparato prima a collaborare nel gioco con l’insegnante,
          questo caso è importante gratificare il bambino quando   poi a svolgere le attività su sollecitazione verbale, quindi
          partecipa al gioco in modo collaborativo, svolgendo le   spontaneamente avendo a disposizione i giocattoli che ha
          azioni proposte. In seguito si potrà insegnare a lavare la   imparato a conoscere, potremo coinvolgere i compagni
          bambola, a vestirla e così via. Si tratta di comportamenti   sempre di più. Saranno così essi a fungere da modello, a
          complessi, che potrebbero richiedere anche molto tempo   sollecitare il gioco offrendo un repertorio sempre più va-
          e altrettanta pazienza.                               sto di attività, a estendere le esperienze ludiche in modo
          Allo stesso modo si può insegnare a giocare con macchi-  naturale. A questo punto non serviranno più i “doppioni”,
          nine, camion o altri giocattoli di questo tipo. Un camion   in quanto i bambini potranno anche scambiarsi i giocat-
          fa molte cose: si ferma, si muove, può essere guidato   toli imitandosi e interagendo tra loro.
          attraverso una città (fatta di cubi), può essere rifornito di   Una volta che, a partire dall’imitazione, si sarà stabilizzato
          benzina, caricato e scaricato. È importante verbalizzare   il gioco spontaneo con l’utilizzo dei cubi, della bambola,
          le azioni, insegnando al bambino (se si ritiene che sia in   del camion e di altri giocattoli semplici, sarà relativamente
          grado di farlo) a spiegare a sua volta ciò che sta facendo   facile estendere lo stesso tipo di insegnamento ad attività
          mentre gioca. Naturalmente bisogna sempre procedere con   come la danza, lo sport (ad esempio la pallacanestro) il
          un’attenta gradualità, iniziando con un’attività semplice,   disegno e ad altre esperienze di tipo ludico e ricreativo.
          come ad esempio muovere il camion avanti e indietro.  In questo modo, dedicando uno spazio giornaliero all’inse-
          Man mano che il bambino diventa più abile nell’imitare   gnamento-apprendimento del gioco, si potranno ampliare
          le azioni, l’insegnante può a poco a poco ritardare il   progressivamente le competenze cognitive, linguistiche,
          completamento dell’attività, in modo che l’intervallo tra il   comunicative e sociali del bambino, insieme al senso di
          comportamento del modello e quello del bambino aumenti   autoefficacia e alla fiducia in sé.


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