Page 2 - Progetti Accoglienza - Classe 3
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3   ª                    Accoglienza









                                                                 LA NOSTRA TRIBÙ
         La storia di Piccolo Falco                          Educazione Civica
         (Prima parte)                                       Poniamo alcune domande agli alunni per assicurarci che
         Nelle terre selvagge delle grandi pianure d’America vi-  abbiano compreso la parte di storia ascoltata. Quindi, pro-
         vevano tante tribù di nativi americani. I membri di ciascuna
         tribù non erano molto numerosi, erano guidati da un capo e   poniamo di diventare anche noi una piccola tribù e sce-
         seguivano delle regole condivise; ogni individuo aveva infatti   gliamo insieme un nome adatto basandoci sulle caratteri-
         un compito e doveva collaborare con gli altri affinché tutto   stiche del gruppo classe. Dopodiché, facciamo riferimento
         andasse bene nel gruppo. C’era grande rispetto per le persone   al tratto della storia in cui si dice che la tribù aveva regole
         anziane, che venivano considerate le più sagge perché con   condivise e che a ciascuno veniva assegnato un compito
         più esperienza. I nativi americani erano nomadi, non abita-  specifico e domandiamo:
         vano sempre nello stesso luogo ma si spostavano a seconda   4   Quali regole, secondo voi, la nostra tribù dovrà seguire
         di dove andavano gli animali da cacciare; per questo motivo   quest’anno per stare bene?
         vivevano in tende, chiamate tepee, che erano facilmente smon-    Quali potrebbero essere gli incarichi che, a rotazione,
         tabili e rimontabili, costruite con lunghi pali di legno e pelli   4  ognuno dovrà svolgere?
         di animali o teli. Ogni tribù aveva un totem, cioè un grande
         tronco intagliato raffigurante teste di animali che dovevano   Appuntiamo le risposte sulla lavagna ed esortiamo i bam-
         proteggere e guidare il popolo. I nativi americani credevano   bini a realizzare due cartelloni, uno relativo alle regole da
         di poter evocare l’animale totem dentro di loro per superare   rispettare a scuola e l’altro riportante i vari incarichi che do-
         alcune situazioni di difficoltà.                    vranno assumere a turno. Suggeriamo loro di decorare gli
         Un giorno, nei pressi di un torrente si accampò una tribù co-  elaborati con piume, tepee e altri elementi tipici dei nativi
         nosciuta come la tribù dei Piedi Neri. Il totem della tribù dei   americani. Di seguito due esempi da cui prendere spunto.
         Piedi Neri aveva in alto un’aquila, che simboleggiava la lun-
         gimiranza, cioè la capacità di “guardare lontano” e prevedere
         i possibili sviluppi di una situazione, poi un orso, simbolo di
         generosità, e infine un serpente, simbolo di scaltrezza. Tra i
         membri della tribù dei Piedi Neri c’era un ragazzo di nome
         Wachiwi. Wachiwi amava esplorare la natura e ascoltare le
         storie dei grandi guerrieri raccontate intorno al fuoco di notte.
         Non vedeva l’ora di ricevere il suo nome tribù! Infatti, da tra-
         dizione, ciascun membro della tribù, in base al suo animale
         guida e a una sua caratteristica, veniva chiamato con un so-   NOMI DA TRIBÙ
         prannome scelto dal gruppo. Ad esempio il padre di Wachiwi,   Italiano, Inglese
         capo della tribù dei Piedi Neri, era soprannominato Cavallo   Facciamo nuovamente riferimento alla storia e chiediamo:
         Veloce, infatti nessuno della sua tribù era mai riuscito a bat-  4   Ricordate come viene soprannominato il protagonista e
         terlo in una corsa a cavallo, mentre la madre veniva chia-  perché?
         mata Antilope Bella, perché aveva gli occhi simili a quelli di
         una piccola antilope.                               4   Da cosa è composto il suo soprannome?
         Un giorno Wachiwi, mentre cacciava con suo padre nelle pia-  Emergerà che il soprannome del protagonista è composto
         nure, si imbatté in un giovane falco ferito. Senza esitazione, lo   da un aggettivo e da un nome. Richiamiamo alla memoria
         prese tra le braccia e lo portò all’accampamento, dove lo curò   dei bambini la differenza tra nome proprio e nome comune
         con pazienza e dedizione. Il falco guarì grazie alle cure del   e verifichiamo che ricordino che cosa sono gli aggettivi.
         giovane e si legò profondamente al ragazzo, diventando suo   Quindi, specifichiamo che “falco” è un nome comune di
         compagno fedele. Anche se lasciato in libertà, spesso tornava   animale ed esortiamo ciascuno a inventare un proprio so-
         a trovare il suo amico e si appollaiava sulla tenda rossa della   prannome utilizzando un nome comune di animale e un
         famiglia di Wachiwi. La sua tribù decise allora di chiamare il   aggettivo, cercando di prendere spunto dalle proprie carat-
         giovane Piccolo Falco. Finalmente Wachiwi aveva ricevuto il
         nome tanto desiderato!                              teristiche. Suggeriamo di pensare a un animale particolar-
                                                             mente amato e a un tratto della propria personalità. Invi-



          38       NUOVO        NEWS n. 251 settembre 2024
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