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di Reginaldo PALERMO
TROPPO TEMPO DAVANTI AGLI SONO IN CALO LE ISCRIZIONI DI
SCHERMI GIÀ A MENO DI TRE ANNI ANTICIPATARI ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA
Sono inquietanti i dati che emergono da una recente Il numero delle bambine e dei bambini che si iscrivono
indagine del Sistema di sorveglianza 0-2 anni sui come anticipatari alla scuola dell’infanzia è in continuo
principali determinanti di salute del bambino coor- calo. Nell’anno scolastico 2014/2015 il 15,6% dei bam-
dinata dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS). bini di due anni era iscritto come anticipatario nelle scuole
La ricerca si è svolta tra giugno e ottobre 2022 con dell’infanzia, nel 2012/2022 la percentuale è scesa al 13,5%.
interviste in quasi tutte le regioni italiane. Il dato emerge da una recente pubblicazione dell’Istat che
Complessivamente sono state più di 35000 le ma- segnala come la flessione sia più accentuata nel Mezzo-
dri che hanno risposto ai questionari, dai quali è giorno (da 25,8% del 2014/2015 a 20,9% del 2021/2022).
emerso che in Italia più del 22% dei bambini dai due Questo viene considerato un incoraggiante segnale di mi-
ai cinque mesi passa del tempo davanti a schermi, glioramento, perché «è plausibile che le scelte delle fami-
che possono essere TV, computer, tablet o telefoni glie si stiano man mano orientando verso percorsi educativi
cellulari (si va dal 13,6% della Provincia autonoma più adatti alla fascia di età dei bambini di due anni, da un
di Trento al 30,3% della Puglia). lato grazie al progressivo arricchimento della disponibilità di
Stando ai risultati della ricerca, la maggior parte dei posti nei servizi educativi anche nelle aree più svantaggiate,
bambini esposti passa meno di un’ora al giorno da- dall’altro per effetto della sempre maggiore fruizione di con-
vanti a uno schermo, ma una quota che varia tra tributi statali». Nel 2021/2022 risultavano iscritti in anticipo
l’1,9% (Veneto) e il 9,1% (Calabria) vi trascorre al- alla scuola dell’infanzia 58600 bambini di due anni, di cui
meno una o due ore. il 54,6% residente nelle regioni del Mezzogiorno. La quota
Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, è sempre di anticipatari è pari al 9,5% al Centro-Nord e al 20,9% nel
più necessario informare i genitori e tutti gli adulti Mezzogiorno (13,5% la media nazionale). A livello regio-
che si occupano dei bambini riguardo ai rischi le- nale, la Calabria presenta il maggior numero di anticipatari,
gati all’uso delle tecnologie audiovisive e digitali il 26,7% dei bambini di due anni, a fronte di una quota solo
in età precoce. del 3,5% in Trentino-Alto Adige.
«Un ruolo importante in questa azione preventiva»
aggiungono i ricercatori «può essere svolto dagli © Freepik.com
operatori socio-sanitari e dagli educatori che hanno
frequenti contatti con i genitori».
Anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità
(OMS) nel 2019 aveva stilato nuove linee guida su
attività fisica, comportamento sedentario e sonno
in cui si raccomandava un tempo limite di esposi-
zione agli schermi per i bambini fino a cinque anni.
In particolare, fino a due anni d’età questo tempo
dovrebbe essere pari a zero, mentre da due a cin-
que anni non dovrebbe superare un’ora al giorno.
Tra i rischi dello stare davanti a uno schermo vi è
quello di adottare abitualmente comportamenti se-
dentari che sono nocivi per la salute.
4 Progetto TRE-SEI Gulliver n. 226