Page 34 - Nuovo Gulliver News Marzo 2022 - Rivista Versione Web
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Disabilità e inclusione
proporli. Se il bambino dovesse rimanere completamente indiffe-
rente rispetto a una determinata proposta, anche dopo aver la-
vorato con lui per un po’, vuol dire che è inutile insistere; si potrà
riprovare in un altro momento. Lo scopo del nostro intervento è
che progressivamente il gioco diventi per lui interessante e gratifi-
cante e possa così sostituire i comportamenti di “autostimolazione”
(ad esempio dondolarsi, girare su sé stessi, aprire ritmicamente le
braccia, tamburellare, roteare gli occhi), stereotipati, ritualistici o
magari ritenuti inappropriati favorendo nel contempo la relazione
con i compagni.
SUGGERIMENTI OPERATIVI
Possiamo cominciare con un’attività tra le più semplici: il gioco dei
cubi. A tal fine è necessario disporre di due set di cubi uguali, uno
per l’insegnante e uno per il bambino, in modo che l’imitazione
possa essere più facilmente realizzata. L’imitazione rappresenta
infatti la forma di mediazione più efficace per far svolgere attività
complesse, in quanto mobilita anche le componenti motivazionali
e affettive che legano adulto e bambino.
Si comincia con un solo cubo, seduti a un tavolo, uno di fronte
all’altro oppure per terra; noi insegnanti toccheremo il cubo, lo al-
zeremo e lo rimetteremo giù… e solleciteremo il bambino a fare
altrettanto con il suo cubo, gratificandolo quando riesce a svol-
gere queste azioni. Progressivamente si possono introdurre più
cubi, con estrema gradualità e verificando le risposte del bambino.
Con due cubi si possono già fare molte composizioni, compresa la
sovrapposizione, che sarà il primo passo per costruire la “torre” e
poi il “ponte” e la “casa”. Se il bambino fatica a imitare le azioni
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NUOVO NEWS n. 230 marzo 2022