Page 5 - Rivista Novembre 2021 - Versione Web
P. 5
Editoriale
Ma il motivo ispiratore più profondo del cambiamento riguarda la
concreta attuazione della funzione formativa della valutazione. Nella
scuola primaria il carattere sommativo della valutazione è da tempo
attenuato e anche la valutazione periodica e finale viene gestita con
modalità formative, ma è la valutazione in itinere il momento privi-
legiato per realizzare la sua funzione formativa, o, come si preferisce
dire oggi, della “valutazione per l’apprendimento”, che – nella misura
in cui l’alunno attiva riflessioni metacognitive, diventa consapevole
dei processi attivati e degli esiti conseguiti e mette in atto azioni au-
toregolative – diventa anche “valutazione come apprendimento”. Il
secondo grande cambiamento riguarda dunque le modalità di svol-
gimento della valutazione in itinere. Dal punto di vista tecnico le
operazioni implicate dall’accertamento degli apprendimenti sono di-
verse. Dovendo esprimere un giudizio in relazione a ciascun obiet-
tivo, le informazioni da raccogliere sono molte; oltre alle classiche
prove di verifica è quindi necessario valorizzare anche gli elementi
conoscitivi che si possono acquisire mediante l’osservazione degli
alunni e l’analisi dei materiali da loro prodotti. Occorre inoltre avere
ben chiaro cosa si intende accertare, per scegliere lo strumento più
adeguato in relazione al tipo di apprendimento da rilevare. Un’altra
attenzione fondamentale, per poter acquisire informazioni valide,
riguarda la formulazione delle consegne relative ai compiti che si
chiede agli alunni di svolgere per rendere visibili gli apprendimenti
acquisiti. La funzione formativa si gioca però soprattutto nel modo
in cui gli esiti vengono comunicati all’alunno. Il nuovo impegno da
affrontare è perciò quello di capire come fornire feedback formativi
efficaci e di individuare i tempi più opportuni per farlo.
2 NUOVO NEWS n. 226 novembre 2021