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Le parole dell’educazione
per il diverso modo con cui viene interpretato il trattino di collega-
mento.
Nel modello lineare il trattino viene interpretato in modo unidire-
zionale, come la figura n. 1 evidenzia:
FIGURA n. 1
In questo schema l’azione didat-
Insegnante Alunno
tica è pensata secondo una logica
lineare, quasi deterministica, se-
condo cui l’insegnamento produce l’apprendimento, che ne rap-
presenta una variabile dipendente. Questo modello comprende più
versioni (dalla lezione frontale a forme anche sofisticate di didattica
a distanza o mista), ma unite dalla medesima presupposizione: l’in-
segnante è l’emittente di una comunicazione che assegna all’alunno
il ruolo di destinatario. Nel modello circolare il trattino viene in-
terpretato in modo bidirezionale, come rappresentato nella figura
n. 2.
FIGURA n. 2
Danilo Dolci diceva che una cosa è
trasmettere, altra è comunicare. Nella
Insegnante Alunno comunicazione l’interlocutore non è il
mero destinatario delle nostre parole,
ma un soggetto attivo. Interpretando
la relazione didattica in questo modo
l’insegnante si pone in ascolto, non semplicemente consentendo tal-
volta all’alunno di intervenire, ma promuovendone il protagonismo.
Ci sono molti modi per realizzare una relazione didattica basata
sull’interazione, tutti accomunati dal riconoscimento dell’alunno
come soggetto attivo, dotato di un sapere con il quale è necessa-
rio interagire, di competenze che vanno riconosciute per poterle
promuovere, ampliare e potenziare. Il paradigma di riferimento è
quello dell’empowerment, di cui parleremo nel prossimo articolo.
4 NUOVO NEWS n. 226 novembre 2021