Page 7 - Rivista Novembre 2021 - Versione Web
P. 7

Le parole dell’educazione











        per il diverso modo con cui viene interpretato il trattino di collega-

        mento.

        Nel modello lineare il trattino viene interpretato in modo unidire-
        zionale, come la figura n. 1 evidenzia:

              FIGURA n. 1
                                                             In questo schema l’azione didat-
                 Insegnante               Alunno
                                                             tica è pensata secondo una logica
                                                             lineare, quasi deterministica, se-
        condo cui l’insegnamento produce l’apprendimento, che ne rap-

        presenta una variabile dipendente. Questo modello comprende più
        versioni (dalla lezione frontale a forme anche sofisticate di didattica

        a distanza o mista), ma unite dalla medesima presupposizione: l’in-
        segnante è l’emittente di una comunicazione che assegna all’alunno

        il ruolo di destinatario. Nel modello circolare il trattino viene in-
        terpretato in modo bidirezionale, come rappresentato nella figura

        n. 2.

            FIGURA n. 2
                                                      Danilo Dolci diceva che una cosa è
                                                      trasmettere, altra è comunicare. Nella
            Insegnante                       Alunno   comunicazione l’interlocutore non è il

                                                      mero destinatario delle nostre parole,

                                                      ma un soggetto attivo. Interpretando
                                                      la relazione didattica in questo modo

        l’insegnante si pone in ascolto, non semplicemente consentendo tal-
        volta all’alunno di intervenire, ma promuovendone il protagonismo.

        Ci sono molti modi per realizzare una relazione didattica basata
        sull’interazione, tutti accomunati dal riconoscimento dell’alunno

        come soggetto attivo, dotato di un sapere con il quale è necessa-
        rio interagire, di competenze che vanno riconosciute per poterle

        promuovere, ampliare e potenziare. Il paradigma di riferimento è
        quello dell’empowerment, di cui parleremo nel prossimo articolo.







        4            NUOVO         NEWS n. 226 novembre 2021
   2   3   4   5   6   7   8   9   10   11   12