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grado di presentare ai colleghi le richieste legate al funzionamento
ottimale del plesso ma senza imporsi, agendo come una guida auto-
revole e di supporto che crea un clima gradevole e di efficace colla-
borazione.
Indispensabili risultano ormai, inoltre, le competenze giuridiche e
quelle informatico-digitali, che consentono al coordinatore di valu-
tare autonomamente l’impatto e le conseguenze delle sue decisioni
e di operare con strumenti che ottimizzano e velocizzano le dimen-
sioni comunicativo-operative nella gestione del plesso.
Per quanto attiene ai bisogni formativi, la ricerca sopra richiamata ha
evidenziato prevalentemente esigenze legate a tematiche didattiche,
organizzative e relazionali, tra le quali spiccano quelle legate ai sa-
peri e alle competenze, all’organizzazione scolastica, al comporta-
mento degli alunni e alla gestione del personale.
MOTIVAZIONI ALLO SVOLGIMENTO DELLA FUNZIONE,
ASPETTI DI SODDISFAZIONE E INSODDISFAZIONE
Dalla ricerca emerge che la spinta motivazionale principale a svol-
gere l’incarico di coordinatore di plesso è la fiducia manifestata
dal dirigente e dai colleghi, a cui si aggiunge il riconoscimento e la
stima da parte delle famiglie. Altri importanti fattori motivazionali
riguardano la possibilità di mettersi in gioco capitalizzando l’espe-
rienza maturata negli anni di servizio nel ruolo di docente o in al-
tri incarichi di staff dirigenziale e di essere riconosciuto leader po-
sitivo, primus inter pares, oltre che un riferimento autorevole per gli
altri colleghi, all’interno del plesso e nell’istituzione scolastica nel
suo complesso.
I principali elementi di soddisfazione nello svolgimento dell’incarico
sono la collaborazione con il dirigente e la fiducia da egli accordata,
che si traducono in un rapporto caratterizzato da fattivo supporto,
stimolo e incoraggiamento, che ha, come conseguenza positiva, la
valorizzazione delle competenze personali e professionali.
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NUOVO NEWS n. 226 novembre 2021